(di Carlo Carrillo) – Nella giornata di ieri abbiamo pubblicato un pezzo di “politica rosa”, un pezzo quasi osé, attraverso un racconto di fantasia scaturito da una sola esigenza: quella di verificare le reazioni dei nostri lettori, degli addetti ai lavori e del popolo stabiese, in generale, davanti ad una notizia che voleva essere una provocazione al limite del verosimile. Una sorta di “Fake News”, di quelle che molto frequentemente ci propinano, attraverso ore di trasmissioni, i colossi della comunicazione e che spesso, anche involontariamente, diventano oggetto delle nostre discussioni in famiglia ed al bar. Un malizioso sguardo dal “buco della serratura” in quel di palazzo Farnese, una fantasiosa scena immaginata sullo stile del “pruriginoso” , specialista della materia, Tinto Brass e si è scatenato l’inferno, telefonate, mail, messaggi e whaatsapp sui nostri telefoni e sulle nostre email. Ne abbiamo sentito, ascoltate e lette di tutti i colori. Molti di voi, in questo momento, stanno pensando ad insulti, improperi ed offese a gogò per tutta la redazione, ed invece no cari lettori. Niente di tutto questo! Al contrario, centinaia di lettori, tra cui amici, parenti, addetti ai lavori e cittadini, ci hanno contattato per due semplici motivi; il primo consistente nella richiesta di poter avere conferma dei nomi dei protagonisti ai quali avevano pensato, mentre il secondo era costituito dalla esplicita richiesta di conoscere addirittura i nomi degli inconsapevoli interpreti della fantasiosa vicenda. Il motivo per il quale abbiamo lanciato la provocazione adesso dovrebbe essere più che chiaro, infatti, ad una notizia di cronaca, relativa ai fatti accaduti nel seggio 44, qualcuno, nella fattispecie il candidato sindaco Di Martino, ci ha accusati di aver propinato una “Fake News” mirante ad inquinare il voto degli elettori, mentre nel frattempo, qualche sua candidata, a circa un’ora dall’uscita della notizia, si portava in questura a querelare l’estensore del pezzo, nel frattempo che, tutti i suoi amici sostenitori, provvedevano ad insultarci sui social a sostegno della tesi che, in modo arbitrario, la nostra testata avesse provveduto a diramare notizie false e subdole. Questa è la differenza tra una “Fake News” ed una notizia vera, quella di ieri era solo una “Pruriginosa” provocazione che ha attirato l’interesse di migliaia di persone, mentre la notizia vera, quella di domenica che avrà gravissimi risvolti penali, è stata “bollata” inventata da parte di chi aveva tutto l’interesse affinchè tutto passasse sotto un “omertoso e inquietante” silenzio. E  Castellammare, chest’è? Ah, saperlo!!!

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