(di Frank Tracchia) Abbiamo parlato spesso in questa campagna elettorale -oramai a pochi minuti dalla chiusura- del finto civismo adottato da Andrea Di Martino, candidato sindaco di una sedicente coalizione di liste civiche e di facce quasi tutte note alla politica stabiese per il male che hanno saputo fare in questi ultimi anni. E per “ammainare” definitivamente e goffamente anche lo slogan di Di Martino “Senza padrini e senza padroni” ci pensano due alti dirigenti del PD napoletano (in sfera del padrino padrone Gennaro Migliore) a togliere ogni dubbio verso chi ancora ne dubitava. Un Migliore costretto a venire a Castellammare di notte, come i topi di Lello Topo, per tentare di far vincere la campagna elettorale al suo polletto democratico di allevamento. Peccato, per loro, che lo “sviluppo” di Di Martino si sia bloccato e la maggioranza del PD napoletano di Casillo e quello stabiese di Iovino ha deciso di non aiutare il traditore-mandante dell’amministrazione Pannullo e ripartire dal voto di protesta della scheda bianca del 24 giugno e da due, Massimo De Angelis e Francesco Iovino, all’opposizione di Gaetano Cimmino sindaco. Chapeau!
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