(di Carlo Carrillo) – Un passaggio importante e fondamentale è quello che il salmista sottolinea nel salmo 126, un capoverso che ci dovrebbe far riflettere tanto alla luce del pesante ammonimento che evidenzia con forza che: Senza il Signore non è possibile la sicurezza e il benessere. Se il Signore non vigila sulla città, invano veglia la sentinella. Infatti, in una famosa città della riviera francese dell’arrondissement marsigliese, Chateau sur la mer, non molto tempo fa si tennero le consultazioni per la elezione del “conseil municipal” in quanto, dopo ben tre scioglimenti anticipati di seguito, era ben consolidato nella testa dei cittadini la necessità di eleggere una amministrazione stabile e duratura che potesse riportare la ridente cittadina nell’alveo della “normalità”. E fu così che parti una campagna elettorale in sordina che, con il passare dei giorni, cominciò ad assumere una connotazione sempre piccata fino al fatidico giorno in cui il popolo si recò alle urne per esprimere la propria democratica scelta attraverso l’esercizio del voto. E fu proprio durante il lungo giorno della votazione che accadde l’impensabile. Nei pressi dei seggi elettorali fu rilevata la massiccia presenza di abituali “mercanti del voto” che contattavano in continuazione, compulsandolo, il corpo elettorale che si recava alle urne. Addirittura furono scoperti alcuni “fotoreporter” intenti a lavorare all’interno della cabina elettorale, tanto era diventata accattivante la competizione. Alla fine della laboriosa giornata, i seggi elettorali, espletarono la loro funzione attraverso lo spoglio, ed a risultati acquisiti i cittadini elettori scoprirono che, nel giro di due settimane, dovevano ritornare alle urne per poter eleggere il loro nuovo “Maire”. Tutto ripartì dal martedì successivo, una nuova campagna elettorale e, a differenza della prima fase, tutto inizia a diventare più difficile, compresi i rapporti tra i due competitor rimasti in campo. Una campagna elettorale al “curaro”, merito senza dubbio di uno dei candidati in campo che, al netto degli evidenti limiti programmatici, e mostrando una spiccata propensione al “tafferuglio” non può mettere in positivo risalto le qualità della sua coalizione, in quanto composta da uomini e donne che in un passato recente avevano mostrato inidonee competenze gestionali ed inadeguata propensione alla stabilità amministrativa. In questo “calderone”, forse solo per effetto di una di naturale fragilità umana, sembra sia stato coinvolto anche il clero della chiesa “Lefebvriana” francese. Da fonti ben accreditate giungono notizie che addirittura il vescovo, del competente territorio, abbia istruito i suoi preti a dare indicazioni ai fedeli affinché, nel consigliare loro di evitare di votare le destre evitassero di fare politica, potessero capire bene su chi avrebbero dovuto orientare il loro voto una volta in cabina. E sempre per sostenere al meglio il candidato prescelto attivò finanche le monache, denominate “Du Puits de Paride”, che ai genitori dei bambini che frequentavano la scuola, che le stesse gestivano, richiedevano addirittura i dati anagrafici, corredati di numero telefonico e sezione dove si sarebbero recati a votare, al fine di controllare successivamente se avessero ottemperato alle indicazioni ricevute. Una “Iacuella” tutta francese che, fortunatamente, mai potrebbe accadere nella nostra città, una storia “d’oltralpe” che ci insegna molte cose, tra l’altro ci conferma che; si lavora intensamente, con affanno, per avere ricchezza, ma Dio ne darebbe senza tutto quell’affannarsi, se si fosse uniti a lui: “Al suo prediletto egli lo darà nel sonno”. A questo punto qualcuno proverà sicuramente a chiedersi: Ma, alla fine, chi vinse poi la disputa elettorale? Ma è chiaro, i suffragi andarono a colui che si era affidato con fede al Padre, ed il Padre glielo ha donato mentre il suo prediletto continuava a dormire!!!
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