(Redazionale) – Erano circa due anni che sembrava scomparso dalla scena politica cittadina e regionale, un lungo letargo che, in disparte qualche fugace apparizione sui muri della città in occasione degli auguri natalizi, sembrava aver posto fine ad una carriera politica mai decollata di un consigliere regionale eletto nel 2015 con la lista “De Luca Presidente” conseguendo 1670 voti circa e membro della commissione bilancio con il ruolo di vicepresidente. Un durevole letargo iniziato dopo subito dopo aver lanciato l’ultimo comunicato, datato 7 marzo 2017, attraverso il quale chiedeva al sindaco Pannullo: “Di riaprire il parco idropinico delle Antiche Terme al fine di ottemperare alle prescrizioni che prevedevano alla base della riassegnazione delle concessioni, da parte della Regione Campania, della “Chiusa ex Vanacore” il presupposto della continuità della mescita delle acque e la piena funzionalità del Parco idropinico”. Un out out che, evidentemente, dovette costargli molto caro in quanto, dalle fila della maggioranza “Pannulliana”, si levò un pesante coro di insofferenza a fronte di pareri, quelli espressi dal Longobardi, non richiesti e tra l’altro anche poco graditi, motivo per cui si diede ad una precipitosa fuga a gambe levate. Oggi, dopo la caduta della giunta di centrosinistra e le elezioni che hanno visto prevalere il centrodestra di Gaetano Cimmino nel ballottaggio del 24 giugno scorso, riappare come d’incanto, e miracolosamente, camminando sulle acque della “Chiusa Vanacore”, torna a pontificare sulla necessità di restituire le Antiche Terme all’uso civico continuando ad elargire consigli, progetti e disponibilità a lavorare in sinergia anche con questa amministrazione offrendo la propria disponibilità pur di partecipare al progetto. Eppure, nonostante avesse sempre dato a chiacchiere la propria disponibilità a dare una mano per reperire risorse per riavviare il Termalismo, davanti alle reali e fattibili proposte concrete, che venivano avanzate in regione Campania, mai, e ribadiamo mai, ha scelto di appoggiare votandoli(né in commissione bilancio né in consiglio regionale) ben tre emendamenti al bilancio, presentati per ben tre anni consecutivi(esercizi 2016-2017-2018), che prevedevano di postare la cifra di 1 Milione di euro per lo stabilimento Termale stabiese. Quali sono le vere ragioni che hanno determinato l’esigenza, per questo consigliere regionale, di riapparire ed a riparlare di Terme nel tentativo di poter ritornare visibile in questo ultimo scorcio di legislatura regionale? Forse perché si potrebbe rivotare, per il rinnovo del consiglio regionale, già dalla prossima primavera? E se così fosse, in quale coalizione potrebbe candidarsi, visto il rapido declino del suo mentore per antonomasia? Ah, saperlo!!!

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