(Redazionale) – Nella giornata di ieri, presso la casa comunale di palazzo Farnese, il presidente del consiglio, Vincenzo Ungaro, ha provveduto ad insediare le commissioni istituzionali di lavoro che, da troppo tempo ormai, erano in attesa di questo provvedimento al fine di poter consentire ai neo-eletti in consiglio comunale di iniziare a svolgere il loro ruolo in maniera seria e costruttiva per la città ex delle acque. Dopo aver riportato la chiesa al centro del villaggio, in considerazione di una delle tante inutili delibere prodotte dal Commissario che le aveva ridotte a due, con la re-istituzione delle tre commissioni istituzionali, Finanze, Urbanistica e Politiche sociali, composte da otto consiglieri ciascuna di cui cinque di maggioranza e tre di opposizione, la giornata di ieri ha segnato un altro piccolo passo in avanti verso la normalizzazione dell’attività amministrativa. Sin qui tutto naturale e normale, come da copione verrebbe da scrivere, tranne un piccolo ma significativo particolare costituito dalla nomina a presidente di commissione di ben due forzisti. Finanze ed Urbanistica, insieme alla rappresentante di una civica, Sabrina De Gennaro, alle politiche sociali. Nulla da eccepire sulla professionalità dei neo-presidenti Gentile e Cimmino, eletti rispettivamente alle Finanze ed all’Urbanistica, ma a quel che appare è la metodologia che stenta a convincere gli attori in campo. A quanto ci è dato sapere, sembra che questo risultato, venuto fuori dalle commissioni, abbia creato qualche momento di fibrillazione all’interno della maggioranza e che qualche equilibrio cominci a scricchiolare all’interno della preponderanza Cimminiana. Invero, quello che comincia ad emergere con insistenza è la convinzione che lo stesso sindaco abbia deciso di mettere in stand-by la parte politica della coalizione(le civiche in particolare) e che stia decidendo la linea da seguire interfacciandosi con il solo partito di Forza Italia. Qualcuno ha addirittura ipotizzato che questo comportamento sia da equiparare, sotto taluni aspetti, a quello di Cuomo e di Pannullo che hanno, sin dall’inizio del loro mandato, preferito circondarsi del “partito dei consiglieri” mettendo da subito in disparte civiche e partiti scomodi. Sarà vero? E noi staremo, come al solito, a vedere auspicando che possa mantenere un solido equilibrio sul percorso infido e scivoloso della via “lattea”!!!
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