(Carlo Carrillo) – “Apprendo con soddisfazione la opportunità concessa a oltre 50 cittadini di accesso all’APU dopo il finanziamento di Regione Campania. Tuttavia la soddisfazione non ripaga il rammarico per la mancata presentazione del progetto APU di Sint. A dire il vero, con i lavoratori termali ci recammo insieme più volte in Regione per accedere a questa opportunità, seguimmo concordemente con loro un percorso ed un obiettivo ma, ahimè, tale progetto poi non fu presentato. Me ne assumo la colpa, così come si dice in diritto sportivo, per “responsabilità oggettiva”, ma chi conosce i fatti conosce la passione e le energie che riposi, al tempo, nel progetto APU di Sint”. Così esordisce l’ex sindaco di Castellammare, Antonio Pannullo, a commento del completamento del percorso iniziato, con i lavoratori termali, appena un anno fa attraverso la pubblicazione dei bandi Apu del comune stabiese e di Sint. Un commento molto onesto a dire il vero, che fa onore alla verità e che, a differenza di quanto dichiarato dalla Di Maio, fotografa la situazione al 6 di febbraio, serata in cui attraverso un atto notarile anche la componente politica della Di Maio decideva di mandare a casa Pannullo e la sua giunta. Poi l’inizio di una storia diversa, il progetto Apu redatto dal personale dell’ufficio delle politiche sociali che, attraverso vari passaggi, è arrivato in via di approvazione definitiva solo in questo tempo. Infatti, la determina dirigenziale N° 85 del 18 ottobre 2017 ha dato il via al bando pubblico con la relazione istruttoria di Nicola Scalese, a canovaccio della pratica, inoltrando con la relativa missiva, prot. 18599 del 9/4/2018, a firma di Gaetano Cupello alla Regione Campania quale istanza di partecipazione per accedere ai finanziamenti previsti dall’Avviso Pubblico di cui al DD. N° 253 del 9/5/2017, quindi in un periodo in cui alla guida dell’amministrazione comunale non c’era né Pannullo, né tantomeno la signora Di Maio che insieme al suo gruppo consiliare aveva, nel frattempo, fatto “fuori” Pannullo. Ma forse la Di Maio pensa ancora di rivestire il ruolo di assessore nel comune stabiese? Oppure è convinta che, avendo svolto il ruolo di assessore, quegli uffici lavorino ancora per Lei? Un consiglio, torni quanto prima con i piedi sulla terra, i politici designati a svolgere i ruoli passano, i dipendenti restano patrimonio esclusivo del comune stabiese. E chiaro? Poi l’invio, in allegato, dell’elenco dei richiedenti. La pec in uscita, quella collegata alla pratica, è stata inviata il 10/09/2018 alle ore 10,26’59’’, a conferma che, in questo tempo, nessuno di quanti rivendicano medaglie da appuntarsi sul petto risulta ricoprire incarichi e/o funzioni al comune stabiese. Per la Sint, invece, tutto è rimasto al palo. Il motivo? Dovrebbe spiegarlo oggi la “dirigente” in servizio presso questa partecipata che, dopo aver ricevuto le domande di partecipazione dei lavoratori ex termali, ha provveduto solo a custodire al caldo di un cassetto tutta la documentazione afferente il bando pubblicato dalla stessa Sint. Negligenza amministrativa della dirigente o volontà politica dell’ex A.U. di Sint che, essendo rimasto ancora in piedi nel ruolo, ha deciso nel frattempo di far valere il suo potere decisionale con pollice diretto verso il basso al fine di affossare, per gli ex lavoratori di Terme, anche la possibilità di poter respirare una boccata di ossigeno, consistente in circa 240.000 euro complessive, che avrebbe rappresentato un sostegno al reddito per lavoratori ai quali, finita la naspi, è rimasta solo la grande delusione nell’isolato disagio in cui oramai oggi versano. Una storia veramente insulsa, o no?
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