(Red) – E’ stata una giornata interminabile, quella di oggi, per i componenti dell’assise di palazzo Farnese, un consiglio comunale convocato in seduta ordinaria pubblica con ben sei punti all’ordinatorio sui quali discutere, confrontarsi per poter poi finalmente procedere alle rituali votazioni. La campanella è stata suonata puntualmente alle 09,30 dal presidente Ungaro, un gong che ha aperto sin da subito le danze sulle variazioni da apportare agli stanziamenti del bilancio di previsione finanziario 2018-2020. Un punto molto controverso, quello del bilancio consolidato, che ha trovato molte resistenze nella bulgara maggioranza cimminiana che, dai suoi 24/ventiquattresimi consiglieri comunali, sembra aver perso qualche pezzo per strada pur rimanendo attestata comunque su numeri che seguitano, in ogni caso, a garantirgli un percorso tranquillo ed al riparo da brutte sorprese, visto che la sua amministrazione continua a contare sul sicuro e stabile appoggio di almeno 18 consiglieri, tanto nella peggiore delle ipotesi. Ed è stato proprio durante la discussione sul bilancio consolidato che, inaspettata, è montata in aula una micro contestazione di alcuni lavoratori ex termali che, rivendicando la loro partecipazione al bando Sint dell’ottobre 2017, chiedevano chiarimenti sulla sorte del progetto a sostegno del reddito che tante speranze aveva alimentato al momento della sua pubblicazione che avrebbe potuto garantire, come minimo a 65 famiglie, un supporto economico di circa 600 euro mensili per almeno sei mesi. Una speranza “gelata” dall’inettitudine di un intempestivo ed incapace A.U. di Sint, nominato da Cuomo e confermato da Pannullo, che in sinergia con la sua “diligente ed unica dirigente” ha omesso, di predisporre prima, e di inviare poi in Regione Campania l’allegato B, ossia il formulario del progetto, ed i relativi dati generali del soggetto utilizzatore, nella fattispecie della partecipata Sint, determinando, attraverso questa omissione, la perdita di circa 240.000 euro che avrebbero rappresentato una boccata di ossigeno in totale assenza di ogni sostegno economico e morale nel quale si ritrovano circa 70 ex lavoratori termali. A spegnere la questione, paradossalmente, è toccato proprio alla consigliera De Simone, ex termale in consiglio comunale che in un brevissimo intervento ha denunciato la mancata elaborazione del progetto da parte della Sint, certezza derivante dall’accesso agli atti prodotto proprio dalla ex termale. In disparte questo piccolo accenno di contestazione l’assise ha continuato inflessibile a macinare il confronto sugli argomenti a seguire, ragionamenti tra i quali è emerso un dato molto significativo in relazione ad un presunto danno erariale denunciato dal capogruppo P.D., Francesco Iovino, che ha richiesto l’invio del fascicolo relativo alla scuola Postiglione alla corte dei conti, preso atto del manifesto errore del dirigente nella redazione progettuale che, dopo aver assegnato i lavori a seguito del bando pubblicato, ha dovuto ritirare l’affidamento avendo commesso un pacchiano errore di valutazione che, risultando decisivo nella bocciatura dello stesso progetto, non risultava essere più in linea con l’importo previsto dall’affidamento stesso, determinando in tal modo un contenzioso con la ditta appaltante che ha visto la soccombenza del comune stabiese costretto, tra l’altro, a risarcire la ditta per un importo pari a circa 66.000 euro per un lavoro mai effettuato. Una storia che viene da lontano, così come quella della Sint e tante altre ancora, oggi invece tutti coloro che avevano al tempo responsabilità gestionali sembra abbiano imparato la lezione e chiedono, nella chiarezza, che chi ha determinato danni erariali ai cittadini stabiesi, ed alle casse comunali, cominci finalmente a pagare. E’ cominciata veramente una nuova stagione, l’auspicio è che tutto ciò possa contribuire a far uscire finalmente la città da questo lungo e buio tunnel dell’inefficienza amministrativa e politica che in questi ultimi anni ha determinato solo disastri e disagi sociali a dir poco catastrofici. E nel frattempo? La maggioranza tiene e resiste.
comments (0)