“La paranza delle idee”, è questo il nome della nuova realtà associativa che sta prendendo forma a Torre Annunziata dall’incontro di un gruppo di cittadini accomunati dal desiderio di impegnarsi per la Città, con l’ambizione di riuscire a farlo guardando anche a questioni sovracomunali, nell’ottica di uno sviluppo che deve necessariamente essere complessivo. L’intento è quello di provare ad individuare ed analizzare le criticità che caratterizzano il territorio, segnalandole e, soprattutto, portandole in evidenza assieme alle possibili soluzioni, così da andare oltre le sterili proteste.
Ciò perché, se si vuole dalla classe politica quel salto di qualità tanto auspicato, c’è bisogno più che mai che esso riguardi innanzitutto la cittadinanza, benché quest’iniziativa sia nata anche a causa del vuoto nel dibattito pubblico lasciato da chi amministra e da gran parte delle forze partitiche. È questa la base su cui si spera possa maturare sia un costruttivo confronto con le altre entità civiche locali sia l’adesione di singoli cittadini intenzionati a condividere questo percorso, che negli incontri delle prossime settimane vedrà ultimato il lavoro di definizione dell’atto costitutivo, dello statuto e delle cariche sociali.
Una prima questione da portare all’attenzione riguarda la TARI. Si avvicina il periodo dell’anno in cui, solitamente, il Consiglio comunale delibera sulle tariffe per l’applicazione della tassa sui rifiuti. Per evitare il caos verificatosi quando i contribuenti torresi si sono visti recapitare le cartelle esattoriali 2018, generato da una modifica dei coefficienti utilizzati per la definizione del tributo che in diversi casi ha portato a degli aumenti consistenti dell’ammontare dovuto, sarebbe opportuno comprendere se per il 2019 verrà ripristinata la situazione precedente alle variazioni introdotte e se, effettivamente, si concretizzerà la compensazione promessa dall’Ente comunale per coloro che hanno patito questo squilibrio.
È, inoltre, il caso di valutare l’adozione di accorgimenti tesi a semplificare il compito dei contribuenti, già tenuti a pagare a caro prezzo un servizio giudicato carente. Ad esempio, si potrebbe riflettere sull’opportunità di individuare a priori e non dopo, con apposito bando e con apposita procedura da parte dei richiedenti, i beneficiari delle agevolazioni fiscali. Inoltre, ci sono da chiarire gli sviluppi del contenzioso giudiziario tra Comune di Torre Annunziata e socio privato dell’Oplonti Multiservizi, la vecchia partecipata dell’Ente. Sulla TARI 2019 già peserà una quota del debito maturato nei confronti di questa società ora in liquidazione, l’adesione alla proposta transattiva di quasi due milioni di euro comporterà una maxi-stangata sul tributo dell’anno corrente? È giusto che i cittadini sappiano.
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