(di Red) È facile, è facile prendersela con un ragazzo di 28 anni di colore, intento a chiedere l’elemosina davanti a un supermercato. È facile perché è nero, perché è nigeriano. È facile mostrare gli attributi prendendosela con un uomo indifeso, è facile fare il gradasso fermandolo e consegnandolo ai vigili urbani. È facile e in questi momento di paura collettiva fa prendere qualche like e qualche applauso. Ma Vincenzo De Luca altro non è che un guappo di cartone. Sì, uno dei personaggi che bene ha rappresentato Raffaele Viviani, artista che più di altri è riuscito, in modo ironico ed efficace, a rappresentare un pezzo della società di allora che sembra non essere mutata ai giorni nostri. Vincenzo De Luca è un guappo di cartone, vuole prendersela con qualcuno? lo faccia con chi realmente arreca un danno alla nostra terra: se la prenda con un camorrista. Lui, come tutti i cittadini napoletani, sa quali sono le piazze di spaccio, vada a fare il gradasso lì, prenda in macchina uno di quei delinquenti che vendendo droga ammazza i nostri figli. Faccia questo se hai gli attributi e non si limiti a prendersela con chi ha fame e sete e cerca solo l’elemosina per campare. Vincenzo De Luca è solo un guappo di cartone che imita il Ministro degli Interni, quel ministero della paura che sta dettando da troppi anni l’agenda distogliendo l’attenzione dai problemi veri legati alla sicurezza dei nostri quartieri: le camorre. Vincenzo De Luca prova, visti i disastri amministrativi con il suo non governo, a parlare alla pancia di un popolo che ha paura e che viene distolto sistematicamente dai veri problemi di questo paese. Vada nelle piazze di spaccio, lo faccia, altrimenti è un guappo di cartone e merita da un lato disprezzo, dall’altro una sonora pernacchia.
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