La nuova amministrazione di centrosinistra, insediatasi da appena qualche settimana, gioca alla somministrazione del pacco, doppiopacco e contropaccotto. Il tema? Semplice, quello della riapertura di Terme di Stabia. Il pacco è costituito dalla cosiddetta “volontà politica”, della coalizione che sostiene Pannullo, di riaprire lo stabilimento delle antiche Terme, una riapertura che sarebbe finalizzata a riaprire lo stabilimento termale per rilanciarne l’importanza delle acque e del parco annesso. L’iniziativa appare come una “operazione” pensata, organizzata e gestita da un consigliere regionale del Csx che, al tavolo di confronto, sembra che sia l’unico a dettare tempi, gestione, e finanche della riapertura Terme. Una sorta di incontri da “oratorio” sembra siano diventati quelli tra il sindaco, qualche assessore più disinvolto, un organizzazione sindacale(l’unica che è presente con il proprio segretario provinciale) ed un gruppo di lavoratori misto a pensionati e dipendenti di altre aziende a caccia di qualche minuto di celebrità. Insomma, al Comune non si riesce a capire se queste riunioni siano di carattere istituzionale o incontri ravvicinati di tipo condominiale. Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, non si sono mai presentate al tavolo, al loro posto “delegati” senza delega, lavoratori sfusi ed a pacchetti, ma la cosa più bizzarra sembra la “costante” presenza del consigliere regionale, vice-presidente commissione finanze Longobardi molto attento ai contributi europei, che dispone, evidentemente, della benedizione ed investitura dell’ordine dei “personaggetti deluchiani”, ed ancor più stravaganti appaiono le idee, molto poche ed anche limitate a dire il vero, che i partecipanti enucleano al tavolo. Il doppiopacco è rappresentato dall’esigenza di mantenere fede agli impegni elettorali che, secondo quello che era stato propagandato ad aprile, si dovrebbero svolgere all’interno del parco alcune manifestazioni già in preventivo dall’inizio dell’anno. Il contropaccotto sarebbe rappresentato, invece, dalla impossibilità di poter procedere al pagamento della mano d’opera ai lavoratori attraverso i cosiddetti “Voucher formativi”, emessi dalla regione Campania, che vedrebbero non applicabile(e di questo l’amministrazione comunale ne avrebbe contezza) questa forma di pagamento a coloro che nell’anno 2015 siano stati percettori di sostegno al reddito. Ma, ancora più bizzarra sembra l’individuazione del soggetto che dovrebbe gestire questa iniziativa che, secondo il sapiente vicepresidente Longobardi, in presenza di irrealizzabilità della gestione diretta dell’ente comune, e nell’impossibilità (a suo avviso) di gestione del progetto da parte di Sint nonché l’inesistenza di altra partecipata comunale, la pianificazione, e la gestione, di questo progetto potrebbe essere preso in carico da una partecipata regionale. Smahhhhhhh? Ah saperlo! Insomma, una Torre di Babele stile “Tienimcaioteteng” così come nello stile e nella cultura del centrosinistra stabiese. A questo punto corre l’obbligo di porre alcuni quesiti. Ma questa iniziativa serve solo a riaprire la “banca dell’acqua” e la location per dar luogo allo svolgimento di fiere e spettacoli a pagamento? Ma che fine hanno fatto quei sindacati, i provinciali di Cgil, Cisl e Uil, che sembravano avere soluzioni e ricette per la redazione di “Piani industriali” e rilancio del Termalismo&Benessere? Ma che intenzioni ha questa amministrazione rispetto al problema Terme e dove sta il progetto sbandierato durante la campagna elettorale? Restando in attesa di precipue risposte ribadiamo la nostra disponibilità a confrontarci con questa amministrazione che questa città la sta colorando per davvero, ma con un solo colore, quel del nero, tinta che rappresenta il tunnel oscuro ed invalicabile di un fallimento politico annunciato.
Castellammare di Stabia il 29 luglio 2016 La Nuova Medusa
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