(di Red) Una volontà di cambiare, solamente annunciata, in risposta ai fulmini e alle saette dell’amministrazione comunale che, attraverso l’assessore Scafarto, aveva preteso dalla società di Abagnale e Manfuso il rispetto di una trentina di prescrizioni, un cambio passo a livello di benessere della forza lavoro compreso un cambio di capi servizio. Tutto questo non è avvenuto, e la società continua a boccheggiare con zone scoperte, sporche e a rischio “Mischia Tutto”, visto che gli attori sono sempre gli stessi.
Ci auguriamo che la nuova ventata che giunge da una parte sindacale pronta a collaborare sì ma, finalmente, a testa alta nei confronti anche della politica in modo da poter allontanare dall’azienda quelle mele marce che ormai tutti conoscono, quelle mele che non fanno crescere l’azienda, i lavoratori e che non aiutano a crescere nemmeno l’amministrazione Cimmino a livello politico, per quanto concerne le tariffe e per quanto concerne la percentuale di raccolta differenziata, visto che è crollata nuovamente al 50%. E pensare che la stessa azienda opera egregiamente nella vicinissima Sant’Antonio Abate (ma con capi servizio diversi), ed ha raggiunto l’82%.
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