(di Carcar) – Ogni due mesi, così come da prescrizione della società AMTecnology, ogni buon cittadino stabiese dovrebbe portarsi presso l’isola Ecologica di via Traversa Fondo d’Orto per ritirare il Kit delle buste al fine di poter agevolare la raccolta differenziata che, a tutt’oggi in città, registra una percentuale molto vicina al 50%. Ed è in virtù di questa disposizione che, ormai compirà il terzo compleanno a gennaio 2020, questa mattina mi sono recato presso il sito indicato. Ad assistermi nell’operazione del prelevamento delle buste, che consiste nella lettura del codice fiscale da parte dell’unico distributore abilitato, un volenteroso dipendente, per la verità anche molto educato, oltre che disponibile. Dopo aver effettuato la semplice operazione richiesta al distributore, ed avendo ricevuto tra le mani la preziosa merce, ho chiesto all’operatore il motivo per il quale, quello dell’isola Ecologica, fosse l’unico punto disponibile per poter ritirare il Kit di buste per la differenziata così come stabilito dal capitolato di appalto. A questa semplice domanda il gentile operatore addetto ha risposto, anche se in maniera educata, molto seccamente: “Questo non lo dovete chiedere a noi ma lo dovete chiedere al Sindaco, infatti è solo colpa sua”. Una risposta meccanica, evidentemente la milionesima al quesito posto in maniera dinoccolata da uno, delle migliaia di cittadini stabiesi, che evidentemente si pone il problema, e che aveva deciso nel caso di specie di ricevere una risposta esaustiva e seria rispetto ad un problema semplice che sembra affliggere gran parte dei 20.000 nuclei familiari circa che compongono la cittadinanza stabiese. Alla luce delle considerazioni suesposte abbiamo pertanto deciso di approfondire la questione e, assumendo informazioni più precise e dettagliate, siamo venuti a conoscenza di risvolti veramente molto seri in proposito. Per le buste occorrenti per la differenziata, e per la loro distribuzione ai cittadini, la società AMTecnology percepirebbe circa 300.000,00 euro annui e, secondo alcune stime molto attendibili, solo circa il 18% dei nuclei familiari cittadini aventi diritto ritirerebbe il Kit di buste necessario per poter effettuare in modo agevole la differenziata. Preso atto che, secondo alcuni calcoli da salumiere che abbiamo provato a fare, circa 3.600 nuclei familiari ritirerebbero il Kit delle buste, in considerazione delle note difficoltà per accedere e/o recarsi in Traversa Fondo d’Orto tra l’altro non servita da mezzi pubblici, si desume pertanto che circa 16.400 nuclei familiari non ricevano, e dunque non userebbero, il Kit predisposto ad hoc e regolarmente pagato nel computo della Tari. Questo mancato ritiro del Kit, volendo continuare nei calcoli da salumeria, equivarrebbero ad appena circa 246.000,00 euro di effettivo risparmio da parte della società AMTecnology, visto che per ogni anno di fornitura il costo si aggirerebbe sui 15 euro per famiglia, un risparmio che entrerebbe indiscutibilmente, ed in maniera netta e pulita, nella disponibilità delle casse aziendali che, quando si tratta di organizzare il famoso “Riassetto delle zone”, per non parlare dei rifiuti speciali, riesce a farseli pagare quasi a peso d’oro mentre Pantalone, sempre il povero cittadino, continua a pagare ed a rimanere “Salassato” dai pesanti oneri di questo costosissimo, ma non sempre efficace ed efficiente, servizio. Per questo motivo chiediamo, a gran voce, l’immediato intervento dell’assessore Scafarto, del DEC e del RUP sulla vicenda, al fine di scrivere finalmente una parola definitiva a margine di questa storia che, secondo il capitolato, prevedrebbe l’azienda impegnata a distribuire il famoso, ed ambito KIT, in un serio ed articolato porta a porta, istruendo possibilmente il personale addetto a rispondere, ai quesiti posti all’utenza, in maniera sincera e corrispondente alla reale verità dei fatti in questione. Per adesso, e solo per adesso, chest’è, il resto alla prossima!!!
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