(di Red) – I fantasmi a volte ritornano, e questo è il caso di Castellammare di Stabia dove, alla luce di una serie di incontri che si registrano in città, sembra che il “partito” dei tienimicametengo si sia attivato al fine di scompigliare le carte, e gli equilibri, nella coalizione sino ad oggi granitica del centrodestra stabiese. Infatti, già dal mese di ottobre dello scorso anno, alcuni pezzi di cosiddetti centristi, ossia di quelli che una volta si aggregano con il centrosinistra e talvolta con il centrodestra, che avendo scelto di schierarsi con la coalizione di Andrea Di Martino nelle consultazioni amministrative di giugno 2018 oggi, in conseguenza del risultato uscito dalle urne, si sono ritrovati senza alcun riferimento amministrativo locale. Evidentemente, questa situazione, ha determinato sofferenze e problemi con il proprio elettorato che, indiscutibilmente, si è ritrovato ad esercitare una scelta elettorale non certamente legata alle capacità politiche-amministrative dei personaggi in questione. Considerato che questo conta proprio poco nella ex città delle acque, ecco che i protagonisti della “quadriglia politica”, nonché specialisti e professionisti della “Transumanza”, si sono attivati nel tentativo di rientrare dalla finestra laddove erano usciti dal portone spalancato, cacciati a suon di voti da palazzo Farnese dai cittadini stabiesi. Tra questi ultimi, al netto di Alfonso Schettino, Antonio Alfano e della reginetta delle preferenze nonché protagonista passiva dei fatti della sezione 44 di Cicerone, adesso si vocifera di un eventuale ritorno, nell’alveo del centrodestra, di tale Lorenzo Esposito che, nelle ultime consultazioni elettorali, anche se in una lista civica, ha appoggiato la candidatura di Massimo De Angelis dopo aver contribuito, nel 2013, alla vittoria del piddino Nicola Cuomo. Un numero imprecisato di fantasmi si appresta, sgomitando, a tentare di entrare nel contenitore Salviniano stabiese che, secondo quando apprendiamo, potrebbe diventare l’arena dove questi potentati politici potrebbero regolare i loro conti politici rimasti in sospeso durante le varie vicissitudini amministrative della sfortunata città stabiese. Forse non è chiaro, per questi mercenari della politica, che qualunque sia il risultato che i Salviniani potranno conseguire, sia a livello di adesioni politiche al partito che di consiglieri “transumanti” nel gruppo consiliare, a tutela dei loro biechi interessi di bottega, poco o nulla cambierebbe a livello politico-amministrativo, in quanto la situazione politica continuerebbe, a nostro modesto avviso, a permanere cristallizzata al risultato politico uscito dalle urne il 24 giugno del 2018, in quanto queste “insane strategie” potrebbero solo importare instabilità e fibrillazioni in una maggioranza che ha bisogno di governare una città precipitata nel baratro amministrativo solo in forza di pregressi atteggiamenti similari che hanno, in un recente passato, determinato solo dissapori e scioglimenti a danno dei cittadini stabiesi. La città ha bisogno di essere governata, così come i cittadini hanno liberamente deciso nel corso della consultazione elettorale, la città vuole rinascere, e questo lo ha espresso in maniera secca ed inequivocabile. Questo è quanto emerge con chiarezza dalla volontà popolare!!!

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