E’ stata sottoscritta oggi a palazzo Matteotti la convenzione tra il Consorzio S.O.L.E. e la MeTi Cooperativa sociale che conferisce, a titolo gratuito per nove anni, un immobile ubicato nel comune di Napoli, costituito da due appartamenti di n.4 vani ed accessori ciascuno, da destinare a casa di accoglienza per donne che hanno subito maltrattamenti.
Alla presenza dell’assessore provinciale alla Legalità e Sicurezza, Patrizia Sannino, il direttore del Consorzio S.O.L.E., Lucia Rea, ha consegnato le chiavi dell’immobile confiscato a Patrizia Fiorentino, al presidente della Cooperativa Meti, Mario Massa.
Alla sottoscrizione della convenzione si è giunti dopo un bando di evidenza pubblica.
L’attività del Consorzio S.O.L.E., inizia nel 2002, ed è costituito da 21 comuni che con il coordinamento dalla Provincia di Napoli riutilizza i beni confiscati alle mafie tra cui, il Parco Ammaturo di Giugliano, dove sono stati realizzati un centro polivalente, alloggi per ragazzi diversamente abili e un campus universitario, il progetto “La casa della pace e della non violenza”, un luogo di prima accoglienza per cittadini immigrati, nel comune di Castellammare, centri sportivi e di aggregazione giovanile in altre realtà comunali.
“La firma di questa mattina – ha affermato l’assessore Sannino – conclude un percorso non semplice iniziato nel 2009 e che attraverso il bando di evidenza pubblica ci ha messo in contatto con le associazione e il mondo del Terzo Settore. La scelta è caduta sulla Cooperativa MeTi che aveva tutti i requisiti essenziali richiesti dal bando”.
“Sono particolarmente soddisfatta di questo conferimento – ha aggiunto Patrizia Sannino – che dimostra come l’attività dell’Ente Provincia, nonostante stiano scorrendo i titoli di coda, prosegue e lo fa in un settore importante per il contrasto alla criminalità organizzata”.
“Inoltre, le finalità di utilizzo del bene consentirà ad alcune delle troppe donne che quotidianamente subiscono violenza di avere un alloggio sicuro che dia loro la forza necessaria a denunciare i maltrattamenti e le violenze subite” – ha concluso l’assessore Sannino.
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