«Le operazioni delle forze dell’ordine hanno liberato Castellammare e Gragnano»

La soddisfazione del coordinatore del Circolo della Legalità dopo i blitz dei giorni scorsi. «Si respira un’aria nuova oggi»

Castellammare di Stabia, 17 gennaio 2020 – Dieci arresti complessivi in due giorni fra Castellammare di Stabia e Gragnano. Colpiti il clan dei Casalesi (e presunti affiliati) e quello dei Di Martino attivo nei Monti Lattari. Il nuovo anno nel comprensorio stabiese si apre all’insegna della legalità e della lotta alla camorra. Per questo motivo il coordinatore del Circolo della Legalità, Luigi Cuomo ha voluto rinnovare i ringraziamenti alle forze dell’ordine: «Il loro lavoro è encomiabile così come quello della magistratura inquirente. Lo Stato c’è e lo dimostra giorno dopo giorno. Camorristi, usurai ed estorsori finiscono in carcere soprattutto quando è possibile contare sulla collaborazione tra le vittime e chi è preposto a contrastare questi crimini».

«Siamo soddisfatti per le operazioni contro i Casalesi che avevano provato ad inserirsi nel mercato stabiese. Così anche per il blitz in Municipio contro i Di Martino che ha portato al fermo di tre affiliati. È un segnale forte che non deve essere sottovalutato: anche a Castellammare e a Gragnano lo Stato è più forte della camorra» continua il presidente di SOS Impresa.

«Mi auguro che questi episodi spronino ancora di più i commercianti, e tutti i cittadini, a denunciare. Il 2019 è stato un anno importante per la lotta al racket e all’usura ma siamo convinti che nel 2020 è possibile fare di più. Se cresce la fiducia delle vittime anche le denunce possono aumentare. Liberare le città dalla camorra è utile e fa bene a tutti, e, quindi, bisogna esprimere la massima solidarietà a chi, in prima fila, per dovere o per necessità, agisce ponendo fine all’arroganza e alla violenza dei clan e dei loro affiliati». «In questo senso – ha concluso Cuomo – anche il Circolo della Legalità, con i suoi volontari, operatori, e professionisti, è impegnato quotidianamente accanto alle vittime che denunciano perché nessuno resti soli e a tutti vengano assicurati i benefici di legge riservati proprio a chi collabora con le forze dell’ordine contro il racket e l’usura».

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