(Redazionale) – Una serie di epiteti e di considerazioni poco edificanti quelle pubblicate, sul proprio profilo Fb, dall’ex sindaco di Castellammare di Stabia all’indirizzo del neo sindaco, Gaetano Cimmino, per la scelta del dott. Sica alla Sint e su Gianpaolo Scafarto, assessore alla legalità. Un modo come un altro per far sentire la propria voce, di sentirsi un “Influencer” protagonista nel mondo virtuale dei social, preso atto che la stampa ormai pubblica notizie, quasi sempre relative a processi e/o condanne, sul suo conto piuttosto che il suo “autorevole” punto di vista sulle vicende politiche locali e nazionali. Noi vogliamo provare a capire le motivazioni che spingono, l’ex sceriffo stabiese, ad esprimere giudizi al vetriolo nei riguardi della scelta davanti alla quale il sindaco, Gaetano Cimmino, si è trovato a dover ottemperare per gli effetti della delibera N°73 varata a giugno dal commissario prefettizio, Gaetano Cupello, con i poteri del Consiglio Comunale. Illustrazioni delle ragioni, quelle dell’ex sindaco, che non attengono, a quel che appare, a motivazioni di ordine politico considerato che si è trattato di una scelta esclusivamente tecnica, esistendo una ristretta graduatoria relativa ad un avviso pubblico emanato sempre a cura di Cupello, e nettanpoco sembrano emergere dubbi sulla professionalità del Sica che, a quanto pare, apparterrebbe ad un livello di alto profilo secondo molti colleghi estimatori che il nuovo Amministratore di Sint conta sul territorio stabiese. E se non trattasi di alcuna delle ragioni suesposte, quale sarà il vero motivo che spinge il “Califfo di Varano” a rodersi il fegato per questa scelta operata da Cimmino? E’ bastato poco per capirlo, abbiamo dato uno sguardo al dossier della “Ex Multiservizi” e per noi si è aperta un’autostrada di informazioni che ha dato luogo ai reali motivi, al contrario dei mal di pancia della Sx stabiese, di questo virulento ed inusitato “attacco di rabbia” nei confronti di Vincenzo Sica. Una storia che ha dell’inverosimile e che, secondo la nostra solita fonte ben informata, ci sarebbe in ballo una brutta storia afferente la rimozione di rifiuti speciali, da un sito cittadino, che sembrerebbe priva di documentazione amministrativa(fatture, autorizzazioni e ricevute di conferimento) e tanto avrebbe creato delle gravi ripercussioni giudiziarie alla banda del buco della ex Multiservizi, Baldassarre ed i suoi Bassotti, e di riflesso anche a chi, in quel tempo, ricopriva la carica di primo cittadino della città stabiese. Vincenzo Sica avrebbe evidenziato queste anomalie contabili al Giudice Delegato, questa la responsabilità dell’uomo nominato dal tribunale a Curatore Fallimentare della ex partecipata, adesso Cimmino lo ha nominato alla Sint e tanto stimola un interrogativo che sovviene naturale: Ma forse esiste qualche seria preoccupazione in relazione ai registri contabili della Sint che Sica, così come è già accaduto per Multiservizi, potrebbe scoprire? Ah, saperlo!!!

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