(Red) – Una normativa mal concepita, interpretazioni troppo free, con l’economia al collasso e questo provvedimento, che doveva servire per dare una semplice boccata di respiro a coloro che hanno subito le pesanti conseguenze della pandemia, diventa oggi motivo di irritazione e scandalo per il popolo italiano e per la politica che, in questo particolare momento, sta strumentalmente cavalcando l’onda dell’indignazione. Ma veniamo ai fatti. Nei giorni scorsi è stata fatta trapelare, ad arte, la notizia che almeno 5 parlamentari del belpaese avrebbero percepito il bonus, pari a circa 600 euro, destinato alle partite iva in difficoltà. E non solo, immediatamente a ruota è stata filtrata un’altra informazione secondo la quale circa duemila, tra amministratori regionali e comunali, avrebbero fatto richiesta, e fruito, del bonus Partite Iva. Ed è qui che l’antipolitica entra in gioco e comincia, attraverso la solita tiritera ben nota ormai da anni, a confondere la testa ai cittadini italiani tutti. Il motivo? Molto semplice, l’obiettivo è chiaramente quello di screditare l’intera classe politica del paese, confondendo il parlamentare ed il consigliere regionale con tutta la classe politica che amministra gli enti locali. Al netto che, considerato l’inesistenza di paletti relativi al reddito percepito, riteniamo che non si sia trattato di una “presunta truffa” perpetrata dai parlamentari, e da chiunque altro ne abbia fatto richiesta, ai danni del popolo italiano, quanto accaduto è solamente il frutto di una scelta inopportuna che, figlia dell’avidità umana, ha spinto questi “signori” ad inoltrare la richiesta per fruire di una cifra che, al confronto di quanto percepiscono parlamentari e consiglieri regionali, equivale al costo di una settimana di soggiorno estivo, mentre per tante migliaia di persone poteva servire, come poi è stato, per poter fare quantomeno almeno la spesa per la propria famiglia. Di qui, inoltre, questo can can è servito a confondere la gente paragonando, nientemeno, gli emolumenti percepiti da questi “signori” parlamentari con i “miserabili gettoni” di presenza percepiti da migliaia di consiglieri comunali, in città con meno di 100.000 abitanti, e tutto ciò è veramente becero e squallido. E se questa predica viene dal Ministro degli Esteri, personaggio di cui conosciamo le origini, storia e gesta, è ancora più grave considerato che, avendo istituito nel decreto di agosto il bonus casalinghe, questo governo è riuscito a stanziare ben 45 cent. (circa 3 milioni di euro il fondo in totale) per 7 milioni di casalinghe, per cui questa scelta al nostro paese si definisce in un solo modo: vergognosa. Riflettano bene questi “movimentisti” da strapazzo che, appena piazzato le proprie terga sulla poltrona, hanno imparato molto presto le regole più abbiette della cosiddetta “vecchia politica” che pure proclamavano di voler combattere. Purtroppo, per noi cittadini, chest’è!!!
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