(Red) – Non perde occasione per fare parlare di sé questo solito, incommensurabile egocentrico e megalomane, Francesco Emilio Borrelli, in particolare poi in questo intimo scorcio di settimana dove, per ben due volte in sette giorni, è riuscito ad assurgere agli onori della cronaca della polemica politica pe fatti che, a quanto sembra, attengono alla nostra città. Dal caro caffè al “Coronavirus” il passo è breve e, manco a farlo apposta, sembra che per un presunto caso di razzismo, consumato altrove a danno dei propri figli, un cittadino stabiese abbia deciso di investire il Borrelli per denunciare un caso di bullismo e di razzismo consumato presumibilmente su di una carrozza della circumvesuviana. Un operatore turistico, che lavora presso una struttura alberghiera nella città delle acque, avrebbe scritto un messaggio all’ormai celebre “Consigliere Giustiziere della notte e del giorno” della Regione Campania: ““Sono un direttore d’albergo di Castellammare di Stabia. Mia moglie ha origini filippine e i miei due figli, una ragazza di 17 ed un ragazzo di 13, entrambi stabiesi doc, hanno i tratti del viso orientali. Ebbene, a causa dell’ignoranza che purtroppo la fa da padrone, sono ormai bersaglio di atti razziali per causa del Coronavirus”. Questo sarebbe il testo dell’accorato appello rivolto da un papà napoletano al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. Tanto è bastato per scatenare le ire dell’irreprensibile “ consigliere giustiziere” subito pronto ad inveire contro chi, al grido di “dagli all’Untore”, pretenderebbe di creare una pesante discriminazione razzista nei confronti di una comunità seria ed, almeno per quanto riguarda il nostro paese, socialmente integrato dedito al lavoro e molto rispettoso delle regole. Non si può avere la presunzione di “speculare” finanche sull’ignoranza di pochi deficienti che, lo dimostrano ampiamente gli esperimenti sociali che in questi giorni alcuni importanti network hanno messo in campo, al solo accenno di un semplice starnuto scappano impauriti addirittura da mezzi pubblici. Bene ha fatto, il sindaco Cimmino, a rispondere a questo “condor politico” in maniera ferma decisa, senza mai fare il nome, chiosando: “ Mi auguro che il solito consigliere regionale, da politico e giornalista qual è, abbia effettuato tutte le verifiche del caso prima di gettare nuovamente fango sui cittadini stabiesi e sull’onorabilità di una città che si è sempre distinta per fratellanza, accoglienza e inclusione. E voglio sperare che la diffusione della denuncia sulla sua pagina social non abbia nulla a che fare con scopi meramente politici e intenti elettorali, cavalcando l’onda dell’allarmismo di questi giorni o dei troppi caffè presi una settimana fa a Castellammare”. Una “Borrellata” insomma, una delle solite uscite fatte solo per dimostrare al suo scarso elettorato che:” Pure o pollice tene ‘a tosse”. E chest’è!!!
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