Castellammare – Ad appena 48 ore dall’ipotesi Bobbio per il Cdx stabiese, il PD va in fibrillazione e, rimuovendo il segretario Giordano, nomina un Commissario nel tentativo di ricostruire sulle macerie

(Red) – E’ bastato poco al Cdx stabiese, dopo aver chiuso il confronto interno alla coalizione sulla questione programmatica, per mandare in fibrillazione lo scenario politico stabiese che si andava delineando, in maniera molto frammentata, ad affrontare le prossime consultazioni comunali per l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale stabiese. Infatti, trascorse appena 48 ore dall’ipotesi Bobbio circolata nello scenario politico locale, quale possibile candidato della coalizione di Cdx, sta accadendo di tutto nelle altre coalizioni, o presunte tali, con gravi ripercussioni e ricadute importanti che si stanno registrando soprattutto nel Partito Democratico che, secondo radio marciapiede, avrebbe deciso di rimuovere il segretario politico Peppe Giordano, compreso l’intero direttivo locale del Circolo Dem, per sostituirlo con la nomina a Commissario di Francesco Dinacci, presidente metropolitano dei democratici. La disposizione, secondo la nostra fonte, sarebbe partita espressamente dalla segretaria nazionale che, dopo aver indicato Vicinanza quale candidato sindaco del Csx e preso atto delle resistenze interne e dei “maldipancia” di alcuni alleati, ha “democraticamente” deciso di azzerare tutta la dirigenza locale per evitare una debacle che, nell’empasse venutasi a creare, sembrava ormai annunciata. Altro che senso di responsabilità e amore nei confronti del PD, al contrario si è trattato di un vero e proprio colpo di mano operato nel tentativo di recuperare, in exstremis e nei limiti del possibile, quel famigerato “campo largo” trasformatosi ormai in un modesto orticello completamente infestato di erba selvatica come la digitaria, gramigna, setaria, giavone e pabbio. Un vero e proprio terremoto che sta determinando il panico anche tra chi, come i centristi ed alcuni storici trasformisti, immaginava di aver operato una scelta che li avrebbe messo in condizione di “poter trattare” da una posizione di forza, con la possibilità di chiudere accordi “vantaggiosi” all’ultimo minuto. Adesso, invece, si fa sul serio, e quando il gioco si fa duro ecco che i duri iniziano a giocare. Non ci resta che aspettare e ne vedremo sicuramente delle belle, siamo veramente in dirittura di arrivo e chi conduce il gioco non è più disponibile a perdere tempo e, sappiatelo, il tempo è molto prezioso!