(Carlo Carrillo) – Una meravigliosa giornata di sole ha accolto il Cavaliere in quel di Ischia, una kermesse di Forza Italia organizzata nell’isola verde allo scopo di ricompattare, e riorganizzare, il partito in vista delle consultazioni nazionali della prossima primavera. In disparte il piccolo inconveniente, lo scafo che trasportava Berlusconi in panne in prossimità di Capri, che ha ritardato solo di poco l’arrivo del leader del centrodestra sull’isola, è stato un bagno di folla degno dei successi pregressi dell’uomo dei miracoli. Di buon auspicio il tema del convegno, #ProntiperGovernare, uno slogan che la dice tutta sulla determinazione dei forzisti che si apprestano a sferrare il decisivo assalto mediatico alle contumelie governative di Renzi e soci. “Numeri eccezionali a Ischia, siamo davvero pronti a governare”. Così il Coordinatore regionale campano di Forza Italia, Domenico De Siano, padrone di casa ad Ischia della due giorni nazionale di apertura della campagna elettorale di Forza Italia per le Politiche 2018, “Pronti a governare”. “Abbiamo registrato oltre 3500 presenze, 1190 camere prenotate negli alberghi isolani, 177 giornalisti accreditati, messo a disposizione 19 aliscafi, organizzato 16 navette, 10 tavoli tematici con 48 relatori particolarmente qualificati. Uno sforzo organizzativo enorme e una profondità di dibattito e proposta che è stato premiato da un successo indiscutibile”, aggiunge De Siano. Un consuntivo di tutto rispetto, quello enucleato dal coordinatore regionale azzurro, e forse, per merito di qualche bontempone forzista, tra questi numeri compaiono anche molti pentiti, dissociati ed ex traditori della causa berlusconiana. Tra questi, invitato da alcuni amici, ha motivato il vicesindaco dell’amministrazione piddina di Pannullo, il giovane e brillante avvocato, una volta acceso sostenitore di Bobbio approdato poi in scelta civica, passando per Campania Libera, si è ritrovato a tentare di riapprodare in Forza Italia garantendo la propria presenza al convegno azzurro. Ma, considerando gli avvenimenti stabiesi, una crisi risolta il 5 di ottobre u.s., sovviene legittimo pensare ad una “supercazzola” dovuta all’inesperienza nonché alla precaria maturazione politica del soggetto in questione, preso atto che si ritrova a ricoprire un ruolo istituzionale di importanza strategica da qualche settimana appena, e che Forza Italia ha fortemente ribadito, in quella sede, che non esiste alcuna remota possibilità di poter dar luogo a confusionari “Cocktail di larghe intese” né a livello centrale né a quello periferico. Pertanto, pur apprezzando la buona volontà del giovane avvocato,oggi braccio destro di Pannullo, a voler riconvertirsi al credo Berlusconiano, faccia una scelta che, per almeno il resto della sua vita politica(?), sia definitiva e decida se stare in giunta con i piddini, rinunciando alla sua conversione al centrodestra, oppure, abbandoni oggi Pannullo e Iovino’s aderendo al partito del Cavaliere. Compagnoni si nasce, e lo si può pure diventare, ma rimanere prigionieri della cultura socialista per la vita potrebbe determinare, per scelta di altri, l’isolamento politico e personale per “manifesta incapacità di scelta ideologica”. E chest’è a politica oggi a Castellammare, non è tutto oro quello che luccica!

Castellammare di Stabia lì 17/10/2017

 

 

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