Red) – E’ bastato che la “Speranza” della Sanità Italiana colorasse la Campania di “Arancione” ecco che, come d’incanto, anche la situazione meteo è immediatamente diventata “Arancione” con una regione, ed in particolare la zona costiera, istantaneamente aggredita da una terribile tempesta di acqua, fulmini e saette che, su Castellammare, ha scaricato qualcosa come 22 mm di pioggia in circa 45 minuti. Una quantità immane di acqua che, per poterci capire di più, bisognerebbe leggere le note del collega Lorenzo Pasqualini che proprio in relazione a quanto in epigrafe ci spiega:”La misura in millimetri corrisponde alla così detta altezza pluviometrica.Un millimetro di accumulo è pari come quantità a 1 litro caduto su una superficie di 1 metro quadrato. Dire ad esempio che la quantità di pioggia caduta in una certa località è di 20 mm, equivale a dire che su ogni area di 1 metro quadrato in quella determinata località sono caduti 20 litri di pioggia. Se si posizionasse al suolo un contenitore con una apertura di 1 metro quadro, troverei quindi al suo interno 20 litri”. Infatti, alla luce della lucida quanto chiara spiegazione tecnica di Lorenzo, possiamo ben capire, al netto di qualche strumentale foto accompagnata da ridicole considerazioni di alcuni eminenti cittadini stabiesi dalla memoria corta in relazione alla fattura di alcuni lavori effettuati in città(con particolare riferimento a quelli del centro commerciale naturale), la massiccia quantità di acqua rilasciata dal nubifragio che ha imperversato dalle 08,10 alle 08,55 su Castellammare. Come nulla, del resto. sia potuto cambiare in relazione ai lavori relativi a quei famosi 700 mt di via Fontanelle che, proprio in questi giorni sembrerebbero aver preso forma grazie all’immane lavoro di Giovanni Russo, visto che la Gori disporrebbe di un finanziamento della Regione Campania formalizzato appena un anno fa per una cifra che si aggirerebbe intorno a circa 6,5milioni di euro. Quando accadono nubifragi del genere non esiste “bagnarola” capiente capace di contenerne le conseguenze, ma d’altronde a chi non è mai capitato l’improvvisa ed inaspettata rottura del tubo di carico dell’acqua calda del bidè nel corso della notte? Ma questa è un’altra storia, e nel frattempo non ci resta che sperare che il vento possa almeno depotenziare le pesanti conseguenze delle precipitazioni atmosferiche ancora insistenti e che, almeno fino alla mezzanotte di oggi, potrebbero riversarsi sul nostro territorio. E chest’è!!!
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