(Redazione) – Una partita che ha rispettato ampiamente le aspettative maturate nell’ambiente dei competenti commentatori di calcio. Peccato per lo scenario che ha dovuto purtroppo subire le limitazioni dovute all’assenza delle due curve, per quella della tifoseria avellinese a causa della decisione del Viminale che ha considerato a rischio la presenza dei tifosi ospiti e, per quanto concerne la tifoseria della Curva Sud stabiese, in relazione alla chiusura imposta dalla Lega in virtù di una squalifica maturata nell’ultima trasferta del campionato scorso. Una partita molto sentita, come d’altronde lo sono tutti i derby campani, che ha visto le due squadre affrontarsi a viso aperto e senza alcun tatticismo utilitaristico e sterile. Due squadre che si sono fronteggiate, sin dal primo minuto, con una grande intensità agonistica fino al 95’, quando il direttore di gara ne ha sancito la fine con il triplice fischio finale tra il tripudio dei 3204 spettatori presenti al Romeo Menti. La Juve Stabia ha avuto un inizio tambureggiante riuscendo, nei primi 4 minuti iniziali, ad applicare pedissequamente le disposizioni impartite da mister Pagliuca che, relegato in tribuna perché squalificato, appariva tarantolato sin dalle primissime battute. Entrambe le compagini hanno dimostrato di essere in palla, nonostante le due sconfitte iniziali dei Lupi, sciorinando un gioco piacevole ed a tratti anche spettacolare. La Juve Stabia, seppur rifondata quasi totalmente in tutti i reparti, ha mostrato una buona intesa tra i singoli ed una preparazione atletica vicinissima al top grazie al lavoro di Pagliuca e del suo staff, ma quello che ha maggiormente impressionato è stato il gioco arioso e pregno di una buona capacità tecnica, di alto profilo per alcuni singoli, emersa nel corso dell’intera gara. Al 74′ è arrivata la rete delle Vespe che, approfittando di una palla rubata a centrocampo, lanciavano nello spazio Candellone che, involandosi sul lato destro del campo, veniva abbattuto qualche metro fuori dal vertice sinistro dal centrale avellinese. Si catapultava Mignanelli sul posto e, predisposto i compagni di squadra nell’area avversaria, ha tirato una rasoiata a filo d’erba che Bellich, sulla linea dell’area piccola, indirizzava in rete nonostante la palla fosse filtrata attraverso una selva di gambe. Lo stadio è letteralmente esploso dalla gioia, mentre mister Rastelli tentava di riportare la calma tra gli sconcertati avellinesi. Appena il tempo di rimettere in gioco la palla, sulla scorta del pressing degli stabiesi, i gialloblu recuperavano il pallone e Candellone, dopo aver seminato un grappolo di avversari, ha tirato un colpo di bigliardo che il bravo portiere avversario è riuscito fortunatamente a deviare, con la punta delle dita, sul palo alla sua sinistra. Una partita perfetta che le Vespe sono riuscite a coronare conquistando l’intera posta in palio e, per quanto attiene il giudizio sui calciatori, è doveroso citare Candellone, Mignanelli, Baldi e Leone che, a nostro avviso, sono da considerare di una spanna superiore rispetto a tutti gli atleti in campo. Una squadra giovane e spigliata quest’anno è la Juve Stabia di mister Pagliuca, e visto che siamo appena alla seconda giornata possiamo solo scrivere con enfasi che: Se son fiori fioriranno!
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