38esima edizione di Goletta Verde, la storica campagna estiva
di Legambiente che solca i mari in difesa delle acque e delle coste
Goletta Verde presenta i dati finali sul monitoraggio delle acque della Campania
Quasi il 50% dei campioni prelevati risulta fuori dai limiti: su 32 punti 13 sono risultati fortemente inquinati e 2 inquinati
“Osservato speciale” la Foce del Regi Lagni a Castel Volturno risultato più volte inquinato negli ultimi anni e anche nei monitoraggi fatti più volte da maggio a luglio
Legambiente: “Continuano le criticità lungo la costa campana: le foci sono i punti da attenzionare, e questo è un chiaro segno che le amministrazioni, non solo dei comuni sulla costa, ma anche di quelli dell’entroterra, devono avere come priorità l’efficientamento del sistema di depurazione. Solo in un punto di quelli che sono risultati fuori dai limiti di legge era presente il cartello di divieto di balneazione e questo è un rischio per la salute delle cittadine e dei cittadini”
Qui la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi
Cartella stampa foto e video
Quasi il 50% dei campioni prelevati dalle volontarie e dai volontari di Goletta Verde lungo le coste della Campania sono risultati fuori dai limiti di legge. Forti le criticità presso i punti critici, quali foci di fiumi, canali e scarichi sospetti che arrivano in mare, ma anche alcuni punti a mare. Questa la fotografia che ha scattato quest’anno Goletta Verde, e che ha presentato questa mattina durante la conferenza stampa alla quale hanno partecipato Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania, Stefania Di Vito, portavoce Goletta Verde, Michele Sorrenti, presidente della LNI Napoli, Stefano Sorvino, direttore Arpac, Giancarlo Chiavazzo, Ufficio scientifico Legambiente Campania, Emma Lionetti, funzionaria della U.O. Mare Arpac e Maurizio Arcidiacono, responsabile Coordinamento dell’Area 1 – CONOU.
Quest’anno il monitoraggio dei tecnici della Goletta Verde si è svolto tra il 25 giugno e il 3 luglio. Su 32 punti monitorati nella consueta azione di citizen science che Legambiente ha messo in campo nell’estate 2024, ben 13 punti hanno riguardato aree critiche, come le foci di fiumi, scarichi e canali, nei quali 1 dei punti è risultato Inquinato, 11 fortemente inquinati e 1 entro i limiti. Più confortante il quadro dei 19 punti campionati a mare, dove la situazione si ribalta: 16 punti risultano essere entro i limiti di legge, 1 Inquinato e 2 fortemente Inquinati, rivelando situazioni particolarmente critiche anche nei punti a mare.
La fotografia complessiva che esce fuori è che il 47% dei punti è risultato inquinato da scarichi non depurati che impattano sulla salute dell’ecosistema, del turismo e sulla salute dei cittadini, il restante 53% dei punti è risultato entro i limiti.
Il dettaglio delle analisi di Goletta Verde nella provincia di Caserta, Napoli, Salerno e a Ischia. Nella provincia di Caserta, due punti oltre i limiti: il mare presso la foce del fiume Savone, che è risultato inquinato e il punto che quest’anno abbiamo definito sorvegliato speciale, la foce del Regi Lagni, fortemente inquinata.
Rispetto ai 14 punti monitorati nella provincia di Napoli, 4 punti oltre i limiti: la foce del canale al lido di Licola, il mare presso la spiaggia a circa 50 metri a sinistra della foce dell’Alveo Volla a San Giovanni a Teduccio, la foce del fiume Sarno e il mare di fronte al Rivo San Marco, tutti punti di prelievo sono risultati fortemente inquinati.
Nella provincia di Salerno, sono 9 quelli oltre i limiti: un punto inquinato alla foce Capo di Fiume a Licinella/Torre di Paestum, mentre i restanti 8 punti sono tutti fortemente inquinanti, più precisamente troviamo la foce del Regina Minor a Minori, la foce del fiume Irno a Salerno sul lungomare Tafuri, la foce del fiume Picentino a Torre Picentina, la foce del torrente Asa tra via mar Jonio ed il Lungomare Magazzeno, la foce del Tusciano, la foce del canale di scarico a Marina di Eboli e la foce del rio presso via Poseidonia 441 a Laura.
A Ischia sono 4 i punti di prelievo, anche in zone critiche suggerite dal nostro circolo locale, e in tutti i punti il risultato delle analisi è stato entro i limiti di legge.
Seppure le foci siano il maggior punto critico per la mancata o assente depurazione e da normativa non sarebbero balneabili, molto spesso – sottolinea Legambiente – riscontriamo che sono i punti in cui si concentra la balneazione anche delle frazioni più fragili della popolazione, quali bambini e anziani, che approfittano delle acque che arrivano dalla foce per fare il bagno, in altri casi le acque delle foci devono essere attraversate a piedi immergendo le gambe. Inoltre, a ridosso delle foci si concentrano spesso zone di spiaggia libera utilizzate comunque dai bagnanti.
“Purtroppo, le coste campane soffrono delle stesse criticità che abbiamo riscontrato nelle tappe precedenti del viaggio di Goletta Verde – dichiara Stefania Di Vito, portavoce di Goletta Verde. I risultati delle analisi effettuate sia nelle foci dei fiumi che a mare raccontano che il sistema di depurazione italiano è in sofferenza da tanti anni, e le istituzioni non riescono ancora a porre rimedio a questa situazione. La Comunità Europea ha già aperto 4 procedure di infrazione per la mancata conformità alla Direttiva Acque Reflue a carico dell’Italia, e una di queste, quella del 2004, è già arrivata alla sanzione pecuniaria: gli italiani hanno pagato in bolletta oltre 142 milioni di euro, e, se la situazione non cambia, questo numero è destinato ad aumentare”.
“Anche quest’anno le analisi di Goletta Verde hanno confermato la criticità di alcuni punti che storicamente risultano fuori dai limiti di legge – dichiara Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania. D’altra parte, anche i dati dell’ARPAC sulla funzionalità degli impianti di depurazione e sugli scarichi non depurati confermano che sono necessari ancora importanti interventi di adeguamento o nuova realizzazione delle infrastrutture fognario depurative. Nonostante siano state stanziate imponenti risorse economiche, si è rilevata spesso difficoltà nell’utilizzo delle stesse e quindi nella concretizzazione degli interventi necessari.
“Osservato speciale”: Foce del Regi Lagni a Castel Volturno. Quest’anno il monitoraggio dei tecnici e delle tecniche di Goletta Verde si arricchisce con gli “osservati speciali”, ossia i punti storicamente critici per i quali Legambiente ha ripetuto i prelievi anche nei mesi che precedono il passaggio della campagna, a supporto della fotografia scattata nei mesi estivi. I prelievi di aprile e maggio e giugno hanno confermato le criticità rilevate nel mese di luglio e cronicamente, di fatto, negli anni passati.
Nel corso della tappa in Campania, Goletta Verde ha portato anche in primo piano il tema del consumo di suolo nei Campi Flegrei con il blitz di sabato al largo della costa dell’area Flegrea. In navigazione l’imbarcazione di Legambiente ha esposto lo striscione “No Cemento”. Il Video.
TABELLA
Regione Comune PR Località Punto GIUDIZIO
Campania Castelvolturno CE Lago Patria Mare presso la foce Lago Patria Entro i limiti
Campania Castelvolturno CE Foce Regi Lagni Fortemente inquinato
Campania Mondragone CE Mondragone Mare presso la Foce della Fiumarella Entro i limiti
Campania Mondragone CE Mare presso la Foce fiume Savone Inquinato
Campania Sessa Aurunca CE Baia Domizia Mare fronte Foce canale Entro i limiti
Campania Casamicciola Terme NA Perrone Spiaggia Perrone Entro i limiti
Campania Castellammare di Stabia NA Fosso Garibaldi Spiaggia fronte rivo San Marco Fortemente inquinato
Campania Ercolano NA Mare fronte foce del Lagno Vesuviano Entro i limiti
Campania Forio NA Chiaia Spinesante Spiaggia di Chiaia davanti canale Entro i limiti
Campania Ischia NA Ischia Ponte Spiaggia del muro rotto Entro i limiti
Campania Ischia NA Lungomare Cristoforo Colombo Mare presso il Rio Corbore Entro i limiti
Campania Napoli NA Lungomare Caracciolo Spiaggia Mappatella beach Entro i limiti
Campania Napoli NA S. Giovanni a Teduccio Spiaggia a 50m a sx della foce dell’Alveo Volla Fortemente inquinato
Campania Pozzuoli NA Lido di Licola Foce canale Licola Fortemente inquinato
Campania Sorrento NA Marina Grande Mare fronte Foce rivolo Neffola Entro i limiti
Campania Torre Annunziata NA Lungomare Marconi Spiaggia fronte scarico Entro i limiti
Campania Torre Annunziata/ Castellammare di Stabia NA Foce del fiume Sarno Fortemente inquinato
Campania Torre del Greco NA Via Litoranea Mare, presso via ponte della Gatta Entro i limiti
Campania Vico Equense NA Seiano Mare presso la Foce Rivo d’Arco Entro i limiti
Campania Agropoli SA Foce fiume Testene Entro i limiti
Campania Capaccio SA Laura Foce rio presso via Poseidonia 441 Fortemente inquinato
Campania Capaccio SA Torre di Paestum Licinella Foce Capo di Fiume Inquinato
Campania Capaccio/ Agropoli SA Foce del fiume Solofrone Fortemente inquinato
Campania Castellabate/ Montecorice SA Ogliastro/Baia Arena spiaggia fronte Foce del rio Arena Entro i limiti
Campania Centola SA Caprioli/Palinuro Mare fronte Foce rio presso spiaggia Entro i limiti
Campania Eboli SA Marina di Eboli Foce canale di scarico Fortemente inquinato
Campania Minori SA Lungomare Foce Reginna Minor Fortemente inquinato
Campania Pontecagnano Faiano SA Via mare Jonio/lungomare Magazzeno Foce Torrente Asa Fortemente inquinato
Campania Pontecagnano/ Battipaglia SA Foce del Tusciano Fortemente inquinato
Campania Salerno SA Lungomare Clemente Tafuri Foce fiume Irno Fortemente inquinato
Campania Salerno/ Pontecagnano Faiano SA Torre Picentina Foce fiume Picentino Fortemente inquinato
Campania Vibonati SA Villammare Spiaggia fronte Rio Caca Fave Entro i limiti
Giunta alla 38esima edizione, Goletta Verde pone l’attenzione su diverse tematiche estremamente attuali come la depurazione, la lotta alla crisi climatica, la salvaguardia della biodiversità e la lotta alle illegalità. L’eolico off-shore sarà ancora una volta protagonista di alcune tappe per porre l’attenzione sulle energie rinnovabili e la transizione energetica, perché senza l’energia prodotta dal vento sarà impossibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. L’eolico è fondamentale per la lotta contro l’emergenza climatica, la riduzione dei costi in bolletta per famiglie e imprese e la creazione di nuovi posti di lavoro.
La campagna itinerante è realizzata con le partnership principali di ANEV, CONOU, Novamont e Renexia, e la media partnership de La Nuova Ecologia.
Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, sostiene da anni la campagna estiva di Legambiente, nella convinzione che sia assolutamente necessario agire collettivamente per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Il Consorzio è parte attiva in questo scenario: con la sua attività di raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati è un esempio di eccellenza di economia circolare, non solo in Italia, ma addirittura in Europa. Raccogliendo l’olio lubrificante usato alla fine del suo ciclo di vita nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli, il CONOU fa in modo che questo rifiuto – altamente pericoloso se non gestito correttamente – si trasformi in una preziosa risorsa. Oltre il 98% dell’olio raccolto dal Consorzio viene infatti rigenerato e trasformato in nuova materia prima riutilizzabile, con benefici per l’ambiente e la salute grazie alla riduzione dell’utilizzo di risorse naturali e delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti.
“Dal 1984 il Consorzio ha operato evitando la dispersione nell’ambiente degli oli usati, preservando in particolare lo stato di salute delle acque. Ancor più oggi siamo chiamati tutti, senza indugio, a fare la nostra parte perché il Pianeta resti accogliente anche per i nostri figli e nipoti; questo si chiama sostenibilità.” Ha affermato Maurizio Arcidiacono, Responsabile CONOU Coordinamento Area Nord-Ovest. “Il Consorzio realizzando l’economia circolare completa contribuisce alla salvaguardia del Pianeta; Economia circolare e transizione energetica sono i pilastri su cui reggere il nostro futuro, purché ciò avvenga assieme alla coerente evoluzione dei nostri comportamenti. La Goletta, ogni anno, ci ricorda quanto sia importante prenderci cura del nostro Pianeta evitando di disperdere i rifiuti”.
FOCUS DEPURAZIONE
Quest’anno ricorrono i trent’anni della Legge Galli che, nel 1994, rivoluzionò l’organizzazione del servizio idrico integrato, prevendendo una gestione unitaria e integrata per l’insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue.
È proprio quest’ultima la parte del ciclo su cui si concentrano le campagne di Goletta Verde e Goletta dei Laghi. La depurazione resta uno dei tasti dolenti nel nostro Paese, con 910 agglomerati per i quali sono state rilevate situazioni di non conformità ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue (91/271/CE).
Secondo gli ultimi dati disponibili del MASE (dicembre 2023) in Campania ci sono ancora 117 agglomerati in procedura di infrazione, secondo la valutazione di conformità espressa dalla Commissione Europea.
Nel PNRR sono stati individuati interventi di ammodernamento delle reti fognarie italiane e di adeguamento dei sistemi di depurazione che andranno, in parte, a sanare queste non conformità, in parte a costruire nuove infrastrutture ove prima mancavano. Il decreto ministeriale del 9 agosto 2023 individua 176 progetti che riceveranno il finanziamento dei fondi stanziati. Per la regione Campania, in particolare, sono 14 gli interventi ammessi a finanziamento, di cui 8 andranno ad agire su situazioni in infrazione (a Sarno, ad Angri, Caprioli di Pisciotta e Camerota, l’area Nolana, il comune di Poggiomarino, quello di Torre Annunziata e a Sala Abbagnano nel comune di Salerno).
Il monitoraggio scientifico
I prelievi di Goletta Verde vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.
LEGENDA.
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
INQUINATO = Enterococchi intestinali > 200 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 500 UFC/100ml.
FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali > 400 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 1000 UFC/100ml.
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