(Red) – Estate molto calda a Castellammare, anzi rovente, considerato il clima che si respira in città dal punto di vista politico. Molta agitazione si avverte tra i partiti politici (pochi a dire il vero in una città dove una volta si cresceva con la politica nel panino) e le variegate liste civiche che partecipano a vario titolo alle vicende “politiche” della città che diede i natali ad illustri politici di alto profilo sia locale che nazionale. Fibrillazioni al limite del paradosso che per gli effetti dovuti al posizionamento di molti consiglieri comunali, tra cui una nutrita rappresentanza che milita tra le fila della maggioranza di centrodestra, stanno determinando un preoccupante clima di incertezza ed instabilità con la negativa ricaduta sulla coalizione di maggioranza. Sconcerto e preoccupazione, nel gruppo Cimmino Sindaco di Stabiae, ha destato la notizia del presunto passaggio del capogruppo D’Apice tra le fila della Lega e nel gruppo, già penalizzato dall’uscita della consigliera Maresca migrata nel gruppo misto, sale la tensione in virtù di una grave emorragia che potrebbe ridurre al lumicino l’incidenza amministrativa dello stesso gruppo, sia dal punto di vista numerico che politico, considerate le posizioni di alcuni consiglieri “Cimmignoliani” che sembrerebbero destinate a cedere alle lusinghe dei voluttuosi ed inebrianti canti delle sirene Deluchiane oltre che al paesano sapore delle rinomate “Fritture d’autore”. Non poche preoccupazioni si presentano pertanto all’orizzonte per il primo cittadino stabiese, preso atto che se dovesse fallire il cosiddetto “Patto del Triciclo”( tra Pionati, Milo e Rotondi), finalizzato a costruire una rotondeggiante lista a sostegno di Caldoro, si correrebbe il serio rischio di dover registrare altre pesanti e significative fughe tra le fila dei Mastelliani che, come è ormai noto, in questo pericolosissimo girotondo politico hanno deciso di dar luogo ad un misero accordicchio con il “Re delle Fritture”. Uno scenario tutt’altro che divertente per la tenuta di una coalizione che, alla vigilia del voto sul riequilibrio di bilancio, potrebbe incappare in qualche sorpresa poco gradita anche in considerazione di troppi segnali che da tempo fanno sentire il peso di una “sinistra” ed inquietante presenza pronta a fare il paccotto ad un’amministrazione di centrodestra che, almeno fino al lockdown, appariva coesa e compatta intorno al proprio Sindaco.
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