(Red) – Un atteggiamento politico, quello del PD stabiese, che lascia quantomeno stupiti i cittadini stabiesi e allibiti i rappresentanti del mondo imprenditoriale stabiese al punto che, parafrasando la  ben nota espressione dell’indimenticabile Sandro Ciotti dallo stadio di Catania, sovviene naturale commentare con un “Clamoroso a Palazzo Farnese” l’inversione di rotta di un partito che, nel corso della stesura del provvedimento, pure aveva dato il proprio contributo politico che era stato benevolmente accolto nel corso del confronto consiliare tenutosi nella prestigiosa sala “Falcone&Borsellino”. Un provvedimento che l’Amministrazione Cimmino, all’epoca alla guida della città, così descriveva: “Il PUC elaborato è mirato al sostegno delle fasce più deboli della città, non speculativo ma SOCIALE, SOSTENIBILE e ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSO per la CITTA’, questo è l’animus del documento di programmazione urbanistica. Infatti, dopo ben 40 anni di inerzia e incapacità amministrativa, in meno di due anni l’amministrazione Cimmino ha adottato il PUC, redatto da validi Professionisti selezionati a seguito di pubblico Bando con procedura aperta. Il Documento di programmazione urbanistica, PUC, è stato stilato nella più scrupolosa osservanza delle vigenti normative che regolano la disciplina urbanistica e cioè il PUT, di cui alla LRC n. 35/87, la LRC n 16/04 e ss. mm. ii., il regolamento Regionale attuativo n. 5/2011, le direttive del Piano Territoriale di Coordinamento della città Metropolitana con la quale si è operato con tavolo tecnico di coopianificazione ed il Piano Territoriale Regionale, cardini di riferimento normativi  imprescindibili ed inamovibili. La redazione del Piano è stata preceduta da una ampia ed articolata fase in cui sono state tracciate con il Documento di Orientamento Strategico (DOS) le linee strategiche e programmatiche e con le linee guida i principi informatori tutti elementi confluiti nel PUC. Queste fasi hanno visto la partecipazione non solo dei portatori di interesse collettivo ma anche della Parte politica rappresentata in Consiglio Comunale, di maggioranza e minoranza, anche nel corso delle audizioni in commissione urbanistica dove non sono state sollevate obiezioni di sorta come è facilmente riscontrabile nei Verbali redatti a corredo delle sedute”. Un provvedimento adottato dall’Amministrazione Cimmino tenendo conto di tutti i contributi, tecnici e politici, pervenuti ma, questo partito, nonostante le gravi responsabilità di inerzia amministrativa maturate nel corso di circa un trentennio, trascorso al governo della città, decide ancora una volta di “fermare al palo” il possibile sviluppo e rilancio della città attraverso un documento, sottoscritto da appena 4 consiglieri comunali piddini, presentato in Commissione Urbanistica e senza, probabilmente, interpellare le altre componenti della maggioranza di Csx che a questo punto, ed in assenza di un confronto interno nella coalizione di governo della città, dovranno giocoforza assecondare le autoritarie scelte dettate da Ruotolo e Kompagni. Una posizione che conferma, ove ce ne fosse bisogno, il tracotante atteggiamento di un “partito”, AUTORITARIO, poco incline al dibattito politico nonché malato di uno sterile protagonismo e poco, o per niente, interessato ad amministrare la “cosa pubblica” nell’interesse della comunità stabiese. E chest’è! 

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