(di Carlo Carrillo) – Per domani, 30 ottobre, è convocata l’assise comunale a palazzo Farnese, in prima chiamata alle ore 15,00, in seconda dopo un’ora se la prima non riuscisse a garantire il numero legale per iniziare i lavori. Una convocazione arrivata su pretesa dell’opposizione che, alla luce di quanto ostentato in campagna elettorale dal sindaco Cuomo in relazione agli imponenti progetti sulla struttura, ha richiesto all’amministrazione un confronto, nella sede istituzionale per antonomasia, per verificare le “reali” intenzioni, nonché iniziative, messe in campo dall’Amministrazione per recuperare la storica struttura di Palazzo Reale alla città. Questo il punto fondamentale che dovrebbe rappresentare il terreno di confronto politico-progettuale tra l’opposizione, molto rinvigorita in questi ultimi tempi, ed una coalizione di maggioranza che, in questi ultimi giorni, sembra essere diventata un pezzo di margarina esposta al sole, quindi in via di lenta ed inesorabile liquefazione. Certo che questo consiglio comunale potrebbe rivelarsi una vera e propria imboscata per Nicola Cuomo, infatti, l’ordinatoria per il dibattito potrebbe, per scelta strategica del cerbero a tutela dell’amministrazione, su richiesta del capogruppo del P.D. subire un’inversione degli argomenti posti in discussione, ed è a questo punto che potrebbero verificarsi configurazioni inverosimili pressoché al limite dell’irrazionale. Invero, vien da chiedersi quale potrebbe essere la reazione dell’opposizione visto che questo consiglio comunale è stato convocato solo grazie ad una loro richiesta specifica, ma ancor più interessante, invece, potrebbe essere considerato l’atteggiamento dei tre consiglieri comunali che, dall’Aventino, non lasciano trapelare, né trasparire, alcuna iniziativa in grembo alla loro strategia politica, tanto senza voler tener conto di quello che potrebbe essere l’atteggiamento del consigliere P.D. che, all’ultimo consiglio, si è assentato per motivi di salute. Una situazione non facile, condita da veleni itineranti sottotraccia, basti guardare con attenzione alle ultime tre delibere di giunta sulla concessione del patrocinio morale ad associazioni ed enti, due votate all’unanimità dai presenti in giunta ed una passata con il voto del sindaco, vale doppio in taluni casi, visto che la conta dei voti rilevava un pareggio preferenziale che tagliava esattamente a metà la giunta. Una volta, prima di portare i provvedimenti in giunta, si facevano le pre-giunte, la spaccatura oramai è di pubblico dominio, e questo ci si sa e ci si vede pure. Ma quello di domani potrebbe essere un giorno molto duro per Cuomo, ma Cuomo è convinto che potrebbe anche diventare, parafrasando il titolo di una nota pellicola, un “buon giorno per morire”, politicamente parlando, beninteso? Vedremo, basta solo saper attendere, e noi non abbiamo sicuramente fretta.
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