(Red) – Una stagione congressuale al vetriolo è quella che si appresta a celebrare il PD, e non solo a livello nazionale in considerazione di quanto va emergendo in Campania, anche nella ex città delle acque, preso atto che questa tornata congressuale servirà a stabilire i nuovi equilibri tra le variegate componenti che dovranno gestire la fase politica successiva, prodroma alle elezioni comunali post-commissariamento, chiamata a procedere alla stesura del programma elettorale, oltre che a decidere il prossimo candidato sindaco con le relative alleanze politiche, o pseudo tali, chiamate a sostenerlo.
Quest’anno il tesseramento stabiese è lievitato entro limiti approssimativamente fisiologici, considerando che ha raddoppiato gli iscritti in questi ultimi due mesi, al contrario di quanto avvenne nella fase congressuale di alcuni anni fa quando un ex-consigliere comunale piddino, che ricopriva un importante ruolo istituzionale a livello locale, balzò agli onori della cronaca politica cittadina a seguito di un tesseramento, circa cento nuove adesioni, saldato con una sola operazione di pagamento attraverso la propria carta di credito. Un pioniere nel settore che, sin d’allora, aveva precorso i tempi, visto che in alcune realtà campane (Salernitano e Casertano) è stato praticato in quantità industriale con l’unica variante del pagamento eseguito attraverso un munifico bonifico. A tal proposito Nicola Corrado, designato a rappresentare la mozione della Schlein a Castellammare, e capo del coordinamento della provincia di Napoli, ha chiosato: “Dobbiamo sconfiggere il partito degli eletti e delle tessere senz’anima e senza cuore. Lo spettacolo indecente del tesseramento gonfiato in Campania è la dimostrazione tangibile ed evidente della degenerazione politica, culturale e morale del PD, concepito e praticato, come il partito degli eletti e degli amministratori. Un partito – continua sferzante – sempre meno presente nella società reale che organizza pacchetti di tessere ai quali non corrisponde militanza e passione politica: sono tessere senz’anima e senza cuore”. Un intervento durissimo che fotografa incisivamente una situazione in Campania veramente surreale, visto che il tesseramento risulterebbe essere ancora nella disponibilità di ras e capicorrente che, attraverso questo deplorevole “sistema”, hanno contribuito a catapultare i Congressi del PD degli ultimi decenni nell’occhio del ciclone. E’ drammatico che in un grande partito come il PD, che si avvia a celebrare il congresso alla disperata ricerca di un vero leader e di una precisa identità politica, si perseveri con questi mezzucci al solo fine di continuare ad esercitare il potere, quello più deteriore, nella gestione della cosa pubblica, e questo Corrado lo ha capito e con coraggio continua la sua battaglia nel tentativo di riportare la legalità al centro del tavolo politico del suo partito, e questa scelta potrebbe essere premiata, almeno a Castellammare!
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