(Red) – Uno scafato politico di professione, già ex assessore di Vozza nel 2005 sostituito in itinere dalla sua compagna fino al termine di quella consiliatura, che dopo aver girovagato a lungo tornò per diventare il vice di Pannullo nel 2016 ricevendo in dote un super-assessorato molto pesante, comprensivo del Bilancio con le Partecipate e Patrimonio, quando nel corso del dilaniante rimpasto avvenuto nell’autunno 2017 fu “scomunicato” e, lasciato fuori da Pannullo, dovette rassegnarsi all’idea che, nonostante i tre giorni di Migliore trascorsi (ad imitazione di Enrico IV quel di Canossa) alle porte di Palazzo Farnese, non sarebbe mai riuscito a rientrare nella rinnovata squadra Pannulliana al governo della città. E dopo aver militato per anni in sinistra e libertà, passando per il Pd con l’esperienza Pannullo, decise di mettersi in proprio capeggiando un cartello di liste civiche per partecipare, da candidato sindaco nella consapevolezza che il PD non lo avrebbe mai designato, alla competizione del giugno 2018. Nel corso della consiliatura testé interrotta dal decreto di scioglimento del 24 febbraio u.s., colpito da una improvvisa “folgorazione sulla strada del suo cammino politico”, si è improvvisamente convertito al credo “Renziano” scegliendo di entrare in Italia Viva dove, per ironia della sorte, ha ritrovato quel “Tonino il Breve” che, di punto in bianco, lo aveva “silurato” in quella triste e memorabile stagione autunnale del 2017. E’ appena il caso di ricordare quel passaggio molto inquietante, pronunciato nel discorso di chiusura della sua campagna elettorale a Sindaco nel 2018 in quel di Varano, che letteralmente recitava: “A Pannullo lo abbiamo mandato tutti insieme a casa, al sindaco, perché pure io l’ho mandato a casa in modo che così ci dichiariamo, in conseguenza dell’atteggiamento del PD locale che, come ha sempre fatto gli altri anni, dopo aver dopo aver concluso un accordo politico con la coalizione composta per la maggior parte di liste civiche, poi ha deciso di dover comandare da solo. Ecco qua, questa è la verità per la quale sono andati a casa, sono rimasti soli. Mettiamo che io e te, rivolto ad un interlocutore, facciamo un progetto, io e te decidiamo di andare insieme e ti accorgi che ad un certo punto l’altro decide e ti dice no, mò comando io. E mentre tu lavori per la città, mentre cerchi di risolvere i problemi e che loro cercano di fare “gli affari loro”, e mi fermo qua. Perché sono una gran brava persona e non voglio andare oltre, e mi limito a dire “gli affari loro”. Una dichiarazione “profetica” a suo tempo, visto che i fatti, ispiratori di quella funesta profezia, comparirono poi nelle intercettazioni di un ordinanza resa nota a gennaio 2019. A chi si riferiva? E perché non ha mai chiarito il modo, e le forme, in cui era venuto a conoscenza di quei fatti oggetto di una riservatissima indagine della DDA? E adesso dove proverà ad attraccare la prora della sua, “ipercinetica”, barchetta a vela priva della necessaria strumentazione per affrontare una navigazione pianificata e sicura? Continuerà a navigare a vista? E dopo aver mollato Migliore nel mezzo del cammin della sua vita politica, constatato che Migliore ha scelto Pannullo, oggi rischia, seriamente, di ritrovarsi in una “Selva Oscura” con le porte del PD ben sbarrate e senza alcuna possibilità di trovare un rifugio sicuro ed accogliente, a meno che………..non opti per “Mai Dire Gialappa’S”.
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