(Red) – La temporanea sospensione del consiglio comunale stabiese sarà risultata, evidentemente, molto utile ai tre consiglieri delle opposizioni, Di Martino, Iovino e Nastelli, per mettere a punto una comune strategia interpartitica al fine di affrontare la ripresa dei lavori in maniera, sicuramente, più compatta relativamente ai restanti punti dell’ordinatorio ancora da discutere e deliberare. Al ritorno infatti, dopo aver consumato una frugale colazione, i tre consiglieri discutevano in perfetta armonia al punto da lasciar pensare, a chi li avesse casualmente incrociati, che il loro tranquillo confronto potesse essere solo il risultato di un contraddittorio tra uomini appartenenti alla stessa, indistinguibile, formazione politica. In realtà, questa ipotesi potrebbe essere molto verosimile, considerato che sono passati ormai circa due anni dal giorno dell’uscita di Andrea Di Martino dal P.D. stabiese, e preso atto che Giovanni Nastelli aveva scelto in quel tempo di candidarsi in una civica, storicamente espressione di Massimo De Angelis, rimarrebbe da valutare con attenzione particolare la posizione di Francesco Iovino che, a quanto pare, avrebbe deciso di salire sull’Aventino in relazione al suo tormentato rapporto con il locale PD di Giordano ed Elefante. Lo strappo precongressuale tra Iovino ed il PD si era consumato alla vigilia di un congresso al quale, il capogruppo PD, decise di non partecipare, creando quindi le condizioni di una irreversibile rottura che si starebbe consumando attraverso l’oblio, in un silente e reciproco ignorarsi che appare molto conveniente in questo particolare e delicato momento, visto che né Iovino si è dimesso da capogruppo consiliare del PD e che, ma guarda un po’, nessuno gli avrebbe nemmeno chiesto di farlo anche se, a quanto si vocifera, l’ex mentore di Pannullo non parteciperebbe più da tempo alla vita politica dei piddini stabiesi. Una riunione di partito quindi, più che un interpartitico? Non ci meraviglieremmo se dovesse accadere questo, anche perché questi giovani, ma esperti consiglieri, hanno comunque bisogno di un partito che potrebbe, nella fase autunnale, diventare un interessante punto di attrazione e di riferimento per tutti coloro che ambiscono all’affermazione di un progetto conseguenza del pensiero ispirato al liberalismo sociale ed in sinergia con il corrente concetto ispirato ad una concreta e realizzabile Terza via. Mai dire Mai, staremo a vedere!!!

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