(Red) – Un post su Facebook di Andrea Di Martino stuzzica l’Amministrazione sul presunto fallimento del PUM, e pubblicata una foto del titolo di un giornale locale, sugli eventuali risvolti che la vicenda potrebbe avere, ha così commentato: “Disastro traffico ora il conto chi lo paga? Ho appena depositato una interrogazione alla giunta ed un esposto alla corte dei conti, per sapere chi paga questo disastro. Nella stessa chiedo di sapere come sono state assegnate le concessioni al nolo dei monopattini elettrici e se non ci troviamo innanzi ai soliti noti?”
Una strumentale ed infida provocazione estiva che, secondo i ricercati disegni dell’auto-referenziato aspirante candidato sindaco alle prossime comunali, avrebbe dovuto scatenare polemiche e reazioni all’interno della granitica corazzata Cimminiana. Al contrario, la reazione c’è stata ed ha visto scendere in campo, con un comunicato diramato a firma congiunta, le due forze politiche maggiormente rappresentative all’interno della coalizione al governo della città. Infatti, ad appena qualche ora dalla pubblicazione del post dell’Italviviota Di Martino, non si è fatta attendere la risposta che, senza alcuna esitazione, ha esordito: ”Asam, Ego Eco, Sint, Palazzo Di Nola, Casa del Fascio, Stimmatine. Un elenco di disastri che mette i brividi. Debiti su debiti, contenziosi e sprechi senza limiti per oltre un decennio. Un buco da 10 milioni di euro che si è riversato sulla pelle e nelle tasche dei cittadini stabiesi. Per troppi anni avete approfittato della bontà dei cittadini, li avete sfiniti, sfiancati, mortificati”. Un comunicato duro che, continuando, sottolinea: “Ed oggi proprio voi, maestri del malgoverno e delle spartizioni, dal vostro piedistallo traballante venite a propinarci la lezioncina del buongoverno”. Così Salvatore Gentile, capogruppo del gruppo consiliare di Forza Italia, e Lello Tito, capogruppo del gruppo consiliare Gaetano Cimmino Sindaco di Stabiae.
“E così ci tocca smentirvi nuovamente con i fatti: non c’è stato nessuno spreco di denaro pubblico e il pum è in via di applicazione. – proseguono i capigruppo Gentile e Tito – C’è una delibera di giunta che ratifica la nostra volontà di attuare il Piano urbano di mobilità e non abbiamo mai cambiato idea. Stiamo semplicemente completando le infrastrutture necessarie per attuare il pum senza intoppi e per migliorare la vivibilità e l’accoglienza in città. Sulla mobilità stiamo lavorando sin dal giorno del nostro insediamento e un nostro progetto di bike sharing è stato ritenuto il migliore d’Italia dal ministero dell’Ambiente.
Noi i fondi li intercettiamo, non li sprechiamo. Questa è la sostanziale differenza. Non siamo certo noi ad aver perso ricorsi per quasi centomila euro con dirigenti comunali. Né siamo stati noi a sbagliare un’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi per un capannone di periferia per poi essere condannati ad erogare 450mila euro di soldi pubblici al proprietario. – concludono i capigruppo Gentile e Tito – Ma siamo garantisti e vogliamo ancora provare a credere nella vostra buona fede. Intanto potreste cominciare a chiedere scusa ai cittadini: almeno per iniziare a ripulirvi la coscienza”. Una reazione veemente è stata quella dei due partiti a sostegno dell’Amministrazione di Cdx, una risposta dovuta ad un esponente dell’opposizione che gioca da tempo a praticare un “Terrorismo politico” privo di argomentazioni e cognizioni conoscitive dei fatti e che, a nostro modesto avviso, farebbe bene a promuovere le sue “rinomate interrogazioni” per conoscere i reali motivi per i quali l’Amministrazione, pur avendo deliberato di inviare gli atti alla Corte dei Conti delle pratiche relative all’Asam, all’ Ego Eco, alla vicenda Di Nola e ad un rimborso di spese di viaggio per circa 800 euro, si è ritrovata a dover constatare che queste pratiche risulterebbero ancora inerti, in attesa di partire, negli uffici preposti e del reale motivo per cui non siano stati, eventualmente, ottemperati i necessari adempimenti di rito. Forse “il sistema” aveva esigenza di coprire eventuali responsabilità nella gestione politico-amministrativa degli atti in questione? Ah, saperlo!
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