(Red) – Nel Consiglio Comunale del 19 aprile u.s. l’assemblea consiliare approvava, con delibera n°13/2021, il Regolamento Comunale per l’esecuzione di scavo su suolo pubblico per regolamentare l’esecuzione degli interventi di scavo sul territorio comunale, con l’intento di dar luogo ad una diversa organizzazione dei lavori che, a cura delle società erogatrici di servizi, necessitano per il buon funzionamento delle utenze. Da premettere che verso la fine del mese di gennaio 2021, presso la sede dell’Assessorato ai LL.PP. di Castellammare di Stabia, si svolse un tavolo tecnico nel corso del quale fu redatto un regolare verbale, con la presenza dei rappresentanti delle Società E-Distribuzione, Gori e Open Fiber. In sede di confronto tutti gli intervenuti, avendo dapprima preso visione della bozza di Regolamento, rappresentarono nel merito del redigendo Regolamento le proprie costruttive osservazioni che, lo stesso Settore LL.PP., ritenendole validi e propositive si impegnò a recepire e, nel frattempo, al fine di predisporre le modifiche e/o integrazioni richieste. Alla fine della riunione Il verbale, frutto del contraddittorio emerso nel corso del confronto al tavolo tecnico, veniva rilasciato in originale a tutti i rappresentanti delle società intervenuti, previa lettura, conferma e sottoscrizione. In data 24/03/2021 il Dirigente del Settore LL.PP. provvedeva a trasmettere all’Ufficio di Presidenza del Consiglio la proposta di Deliberazione per l’approvazione del Regolamento Comunale, allegando il testo regolamentare con i relativi allegati, così come modificati e condivisi all’esito del tavolo tecnico del 29/01/2021. Questa è la breve cronistoria della vicenda, tanto a beneficio della necessità di rendere edotta la cittadinanza intera a fronte dell’arroganza che contraddistingue l’atteggiamento di alcune società erogatrici di servizi nella città di Castellammare. Un Regolamento vero e proprio non era stato mai varato, né risultano applicate le norme ed i controlli che la P.A. è tenuta ad esercitare sul territorio di propria competenza, eppure appare veramente inquietante l’atteggiamento assunto da questa società che, dopo aver condiviso e sottoscritto la bozza di Regolamento con relativi allegati, proponga opposizione avversa al Tribunale Amministrativo Regionale rispetto all’applicazione del provvedimento. Per quale motivo accade tutto ciò? Ah, saperlo!
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