(di Red) – Un consiglio comunale molto composito che lascia permeare un’aria molto frizzantina, effervescente, a voler dar ascolto ai “rumors” provenienti dalle grigie stanze del palazzo che fu residenza di Ottavio Farnese. Qualcuno sussurra che sia lo spirito del Duca, che secondo consolidate convinzioni si muoverebbe ancora a suo piacimento, inafferrabile, tra i tanti anfratti ancora sconosciuti della prestigiosa casa comunale, sembra che si diverta digrignando i denti e vendicandosi in maniera puntuale alle spalle dei consiglieri comunali tutti. Insomma, “Parea” tanto a seminare tutto intorno zizzania distribuendo “bacchette sfuse ed a pacchetti” al punto da suscitare litigi tra alleati nel fronte delle opposizioni determinando, in qualche caso, confusione al punto che alcuni consiglieri vagherebbero come inebetiti per la casa comunale chiedendo in giro lumi, talvolta finanche allo sparuto gruppo di dipendenti ancora in servizio, nel vano tentativo di capire a quale gruppo consiliare facciano ancora riferimento e, cosa ancora piu’ grave, se gravitino nell’area della maggioranza oppure in quella delle opposizioni. Ormai la confusione la fa da padrone in casa Farnese, ed il termometro della situazione che regna tra le opposizioni è costituito dalle nomine dei gruppi afferenti la formazione delle due commissioni, quella di inchiesta sul servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti e quella di studio su Terme di Stabia, dove alcuni consiglieri hanno deliberatamente scelto di rimanerne fuori pur avendo, in un recentissimo passato, dichiarato a destra e a manca di avere in “tasca” la soluzione delle due problematiche dopo averne decretato, attraverso il malgoverno clientelare, il fallimento politico ed economico nel corso della loro disastrosa gestione. E mentre ci si arrovella i rari residuati celebrali in città, nel frattempo, è prevista l’apertura di una nuova sede politica, Italia Viva, che spalancherà i propri battenti, supportata dal sottofondo dell’Aida, con il suo consigliere comunale, che ha bruciato il suo ex sindaco sul filo di lana, pronto ad annunciare anche la nascita dell’omonimo gruppo consiliare dimenticando che, per poter costituire un nuovo gruppo, avrebbe bisogno di almeno tre consiglieri comunali. Insomma la confusione continua a regnare sovrana, a meno che non accada qualche improbabile, ma sempre in agguato, colpo di scena che approfittando di questo annebbiamento, potrebbe cambiare le carte in tavola e veder trionfare, ineluttabilmente, chi con una mano è bravo a fare le zeppole mentre con l’altra è ineguagliabile a preparare gli “Sgagliuozzi”. Azzzzzzz, e vaiii!!!

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