(red) – Una scarna comunicazione solo per annunciare: “Non parteciperemo alla iniziativa messa su dalla Giunta Cimmino del vaccino anti usura, racket e Camorra”. In calce le firme di Andrea Di Martino, Francesco Iovino, Francesco Nappi, Giovanni Nastelli, Tonino Scala, Michele Starace.
Abbiamo messo in campo un gioco ed abbiamo provato ad analizzare la loro triste nota punto per punto.
La nota: “Sarebbe già in periodi normali una iniziativa discutibile. In una città in cui la Camorra controlla i gangli delle attività alberghiere e commerciali, la distribuzione degli alimenti, molte attività di ristorazione, dove l’usura lambisce le stanze del potere, dove il racket è una pratica da colletti bianchi”.
1) Come mai non denunciano in Procura a Torre Annunziata queste anomalie, facendo nomi e cognomi, visto che sono a conoscenza di queste attività finalizzate alle realizzazione di utili attraverso modalità di natura mafiosa?
La nota: “Dove ci sono Stati sindaci che innanzi alla Camorra abbassavano la testa, ed innanzi ai deboli facevano i forti, come dichiarato da un collaboratore di giustizia”.
2) Al netto delle dichiarazioni di un collaboratore che, a quanto pare non risulterebbe essere San Domenico Savio, avrebbe affermato di essere amico di quel Sindaco, forse questa affermazione va fatta risalire in capo alla visita che un “noto camorrista” ebbe modo di realizzare in quel di palazzo Farnese prima delle elezioni del 2018? E non era forse un sindaco espresso dalla sezione locale del PD? Sperando onestamente che “accettando”(riferito alla CdA) si tratti solo di un mero errore di battitura e stia per ACCERTANDO.
La nota: “Facciamo fatica ad individuare soggetti abilitati al rilascio di patenti di immunità. Con la presenza della Commissione di accesso che sta accettando la infiltrazione nel comune dei poteri mafiosi, una iniziativa del genere, assume anche i toni della mancanza di rispetto verso una istituzione dello Stato”.
3) Le abilitazioni e le patenti anticamorra vengono forse rilasciate solo, ed esclusivamente, da chi per professione svolge questa lucrosa attività solo a chiacchiere, visto che nei fatti, durante il lunghissimo periodo trascorso dal Csx stabiese al governo della città, nessun provvedimento sembra sia stato avviato per licenziare almeno il “presunto camorrista”, assunto in servizio negli anni 2008-2010, rinviato a giudizio per associazione camorristica? E sarebbero in grado di citare almeno uno, solo uno, dei provvedimenti varati per bandire la piovra dai gangli del comune stabiese?
La nota: “Oggi non è il tempo della propaganda, non è il tempo della mistificazione della realtà, non è il tempo del mescoliamoci. Oggi è il tempo della separazione del grano da loglio se vogliamo provare a salvare questa città”.
4) Quella di oggi non è stata una giornata di propaganda politica, nel corso di questa giornata si è trattato solo di lanciare una pietra nello stagno della “staticità” in cui versa l’atteggiamento di una città che potrebbe apparire piegata a questa innaturale logica, oggi l’amministrazione Cimmino ha voluto dare un segnale forte agli stabiesi dopo tutte le iniziative intraprese , e ampiamente documentate dai fatti, per cominciare a colpire questo “tumore sociale” persistente e radicato sul territorio con attività mirate a battere realmente questa malvagia organizzazione. Chi si è defilato non solo ha perso una ghiotta quanto unica occasione ma, agendo in tal modo, ha creato le condizioni affinché questo “sistema” possa compiacersi di aver creato quelle spaccature sociali che avvantaggiano solo ed unicamente le loro losche e putride attività. “Gutta cavat lapidem”, la goccia scava la pietra, è il motto che ha ispirato ed accompagna questa iniziativa, perché goccia dopo goccia questa amministrazione in carica sta erodendo la roccia e consegnando una risposta forte alle esigenze della comunità. Una risposta che il CSX stabiese, nella sua lunghissima travagliata storia al governo della città, non è mai riuscito a dare, e d’altronde non avrebbero potuto neanche vaccinarsi perché la loro scelta di dichiararsi “NO VAX” , in questa occasione, è stata motivata in maniera tanto strumentale quanto improduttiva. E attenzione, la camorra non è certo il Covid!
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