(Vercingetorige) – Una vita mai monotona per i soci del P.D. stabiese. Correnti, aree, gruppi, rappresentano quella esasperata forma di corporativismo in casa democrat che deriva dalla piu’ rancida tradizione politica della prima Repubblica. Fanfaniani, Morotei, Forzisti, Andreottiani, dorotei (la componente campana), erano questi i centri del potere che per oltre vent’anni hanno avuto vita facile all’ ombra del Vesuvio. Con tangentopoli e la diaspora democristiana ha preso piede in Campania una nuova classe dirigente, o pseudo tale, ovvero quella di Antonio Bassolino & Co. Tra i fedelissimi del ex-Governatore, ex-Sindaco di Napoli, vanno annoverati alcuni uomini di spicco attuali capi-corrente del Pd campano: un allora giovane Massimo Paolucci e ex-Assessore regionale Andrea Cozzolino. Entrambi votatissimi alle ultime elezioni europee per la Circoscrizione Sud. Questo scenario apparentemente sconnesso trova la sua composizione proprio a Castellammare di Stabia, citta’ delle acque del sindaco Avv. Nicola Cuomo, nipote diretto dell’ ” ultimo vicere’ di Napoli ” On. Antonio Gava. Nicola Cuomo, ex-consigliere comunale con la Dc prima della Margherita poi, viene ufficialmente risucchiato nella corrente piddiessina del consigliere regionale di Boscoreale Mario Casillo, micronotabile locale, tanto più figlio di Franco ex-Dc con una brillante carriera politica alle spalle ed un eccellente rapporto personale, più che ventennale, sia con il sindaco stabiese che con Gennaro Iovino (ex-Dc ed ex sindacalista sanità), nonché genitore dell’ attuale capo-gruppo Pd Francesco. Secondo i bene informati, Castellammare e’ divenuta una roccaforte casilliana: infatti il loro candidato vince le primarie contro il cozzoliniano Nicola Corrado ed al ballottaggio supera il centro-destra. Ed è così che entrano in Consiglio Comunale sette consiglieri comunali di area che decidono di destinare quattro assessorati al “Re boschese” Casillo, cingolati pronti a macinare consensi in vista delle prossime regionali. Un quadro idilliaco per il giovane Casillo convinto di ricevere un plebiscito elettorale dalla citta’ che fu delle acque. A questo punto non resta che blindare il sindaco ad ogni modo e soprattutto ad ogni costo, finanche promettendogli una candidatura alla Camera dei Deputati se necessario a mantenerlo al servizio del “gruppo”. Quando tutto sembrerebbe andare secondo i piani prestabiliti, ecco che, il sindaco, Nicola Cuomo cambia strada mettendo alla luce intrecci e rapporti ereditati nell’area familiare. Raffaele detto Lello Topo, potente consigliere regionale del Pd, altro non e’ che il figlio dell’ex’ fido autista di Gava. A tal punto, e per rinvigorire lo storico rapporto con la famiglia Topo, Nicola garantisce novecento preferenze stabiesi al candidato alle europee Giosi Ferrandino, Sindaco di Ischia facente parte dell’ area Topo. Ma non finisce qui. Nell’ultimo anno un noto amministrativista partenopeo, collegato a doppio-filo con Bassolino e Cozzolino, diventa il principale procuratore del Comune per le controversie dinanzi al TAR ed al Consiglio di Stato. Tanto che, come se non bastasse, sfruttando la possibilità offerta dalle tre preferenze, di cui una soltanto di genere diverso, anche Cozzolino è risultato sostenuto in maniera apprezzabile dagli uomini fidati di Cuomo. Questa è la fotografia. Tuttavia sia Cozzolino, bassoliniano di ferro, con Casillo, ex- democristiano e Lello Topo, ex-popolare e convinto gavianeo; risultano appagati beneficiari di consensi, di incarichi da elargire agli uomini di fiducia e privilegi da parte del Sindaco stabiese che continua ad operare, perseguendo un unico obiettivo fondamentale, ossìa di voler approdare, probabilmente, in Parlamento. Una storia di falsità, arrivismo, parentele e legami intrecciati, ma soprattutto di vecchi fantasmi che in un modo o nell’altro continuano con malinconia ad aleggiare sul destino di Castellammare di Stabia che, anche stavolta, rimane colonia dei capi-corrente napoletani e boschesi, al fine di realizzare le spropositate ambizioni personali del primo cittadino.
Castellammare di Stabia lì 18 ottobre 2014
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