(Red) E’ bastato uno scorcio di intervista rilasciata ad una testata locale da un Consigliere regionale PD, Massimiliano Manfredi, per ricevere una sonora lezione dal Sindaco stabiese Gaetano Cimmino. Oggetto della discussione la vicenda Fincantieri, e sulla questione il neo-eletto consigliere regionale, alle ultime consultazioni di settembre 2020, Marcello Manfredi si è lasciato andare ad una ricostruzione della vicenda che, solo per usare un eufemismo, si potrebbe definire quantomeno bizzarra oltre che fuori luogo. Infatti, alla domanda precisa dell’intervistatore sul Piano Strategico di Sistema ha risposto: “Bisogna aprire una riflessione sul perché Castellammare non è mai diventata una realtà attrattiva sotto l’aspetto turistico, e questo dovrebbe essere compito di un’Amministrazione Comunale che, secondo il mio punto di vista è totalmente insoddisfacente”. Tanto basta, alla luce di questa improvvida quanto improbabile considerazione, per capire lo spessore politico (veramente molto sottile per non dire inesistente) di un neo-consigliere regionale del PD, disinformato sulle attività politiche-amministrative stabiese, completamente impreparato sulla storia amministrativa di Castellammare nonchè su quella del partito che rappresenta nel consesso regionale. Per un politico che mostra di ignorare la storia amministrativa stabiese che, ha visto governare la città dal 92’ al febbraio 2018 dal Pds, DS e PD (sempre gli stessi comunisti ex Pci con casacca diversa) tranne la breve parentesi Bobbiacea durata appena 30 mesi, non avendo nemmeno la minima conoscenza sulle scelte pro-turistiche avviate dal Centrodestra stabiese che si permette di dar luogo ad un avventato giudizio sulla qualità amministrativa di Castellammare, significa che in questo PD sono arrivati proprio alla frutta. Alle supercazzole “Manfrediane” ha risposto, prontamente il Sindaco Cimmino che ha sottolineato: ”Tutto il consiglio comunale ha dimostrato una maturità senza precedenti nella storia recente sulla tematica di Fincantieri. E’ forte la preoccupazione per il silenzio di una delle più grandi aziende del Settore a livello mondiale. Lo abbiamo ribadito più e più volte, anche in conferenza dei capigruppo alla presenza dei sindacati e del presidente dell’Autorità Portuale Andrea Annunziata, nonché in una mia recente lettera al prefetto di Napoli Marco Valentini: per noi è prioritario che Fincantieri chiarisca la propria posizione per il futuro di questa città e del suo stabilimento.

Dispiace constatare che un onorevole come Manfredi non abbia colto il seppur semplice quanto importante invito all’unità proveniente dalla maggioranza e dall’opposizione stabiese per il bene delle maestranze. Dispiace ancor più constatare che non sia aggiornato praticamente su nulla di quanto sia stato messo in campo e che solo adesso sembra interessato ad una questione affrontata da noi più volte, anche nel corso di un consiglio comunale monotematico aperto ad onorevoli regionali e parlamentari il 21 marzo 2019, a cui ha fatto seguito un consiglio regionale incentrato su Fincantieri il 16 aprile 2019.

All’epoca non vi fu traccia del Manfredi, che ancora non era stato eletto consigliere regionale ed evidentemente era poco sensibile alla tematica. Dispiace che un consiglio regionale del suo calibro si presti a certi scivoloni nelle interviste, ma né io né la mia amministrazione ne facciamo un dramma. È semplicemente questione di sensibilità. O di fretta.

Come ho affermato ieri in consiglio comunale, Castellammare è Fincantieri. Non bisogna mai abbassare il livello di attenzione e chiedo perciò a tutti i rappresentanti delle istituzioni di partecipare alla manifestazione di venerdì organizzata dai lavoratori. In questo momento la città deve stare tutta unita dalla parte delle maestranze”.

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