(Carlo Carrillo) – Aperte finalmente le buste dei partecipanti al bando del Project Financing 2.0, il bando in scadenza agli inizi di maggio, precisamente il due, prorogato poi ulteriormente di 10 gg per consentire alla ditta Stingo di formulare la propria importante offerta, considerato che, per motivi riconducibili alla incapacità amministrativa dei soggetti deputati, la scadenza della consegna delle buste ricadeva in un orario in cui l’ufficio protocollo risultava chiuso al pubblico. Ma veniamo ai fatti. L’apertura delle buste era prevista per questa mattina alle ore 10.00 presso l’ufficio gare di palazzo S.Anna. Alcuni cittadini, interessati all’esito delle offerte, si sono presentati all’ufficio passi del comune per poter assistere alle operazioni di apertura ma, sorpresa delle sorprese, si sono visti rifiutare l’ingresso dal personale addetto al controllo. Alle rimostranze dei cittadini avverso tale decisione, il personale addetto al controllo si è attivato per avvisare il dirigente e l’amministrazione del problema che si stava sollevando. Evidentemente la situazione è stata prospettata al sindaco che, dopo un faticoso e lungo conciliabolo con i suoi collaboratori, ha deciso di far partecipare alla seduta “pubblica” i cittadini che ne avevano fatto richiesta. E così, alle ore 11,35 circa, è stato consentito a quella decina di cittadini in attesa di poter accedere presso l’ufficio preposto a dar luogo agli adempimenti previsti dal bando della manifestazione di interesse per il Project Financig afferente le Antiche Terme. I lavori della commissione erano evidentemente iniziati da tempo, ma le buste erano ancora integre quando i cittadini hanno fatto il loro ingresso nell’ufficio deputato. Alle 11,50 circa sono state aperte le buste, ed ecco che è emersa la prima sorpresa. Infatti l’offerta della ditta Stingo è stata dichiarata inammissibile alla procedura per evidenti vizi di forma nonché per l’assenza di una proposta vera, del progetto, concretamente interessata così come da bando pubblicato. La seconda offerta, quella formulata dall’Ati napoletana, tutte società a responsabilità limitata, composta da “La Ciliegina Lifestyle Hotel”, una società che gestisce un noto albergo quattro stelle in via Imbriani, a due passi dal Municipio, comprendente anche la Imit Immobiliare e la General Service, quest’ultima specializzata in marketing informatico, è stata ammessa, anche se con riserva in quanto, secondo quel che è emerso, nel corso della lettura dell’offerta e dei relativi documenti allegati, una di queste società si troverebbe, al momento, in condizione di “liquidazione”. Altra strabiliante sorpresa, tra le tantissime che questa procedura di evidenza pubblica ha riservato, accompagna la serie di “strafalcioni” amministrativi che si sono susseguiti in un procedimento che avrebbe dovuto avere, secondo i criteri europei, una serie di passaggi chiari ed indefettibili, ma a quel che appare, considerando tutto quel che si è verificato, questo bando di evidenza pubblica si è dimostrato un vero flop amministrativo, oltre che di interesse e partecipazione. Adesso che la seconda fase è stata ottemperata, attendiamo con ansia l’esito dell’assegnazione per poter stabilire se la strada scelta dall’amministrazione Pannullo potrebbe avere uno sbocco serio, ed aggiungere, in tal modo, un nuovo colore, possibilmente un grigio cenere che può si può annettere alla tavolozza della città del futuro disegnata da Di Martino&C, nella tanto auspicata direzione da poterci donare un Termalismo nuovo e non assistenziale(sic) che, alla luce di questi sciatti e trasandati progetti, non avrà mai alcuna speranza di poter nascere nella ex città delle acque, visto che anche le concessioni sono state revocate.
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