(Carlo Carrillo) – Un altro pezzo di storia della nostra città ci lascia e se ne va, torna alla casa del Padre. Una notizia che ho appreso alle 14,00 di oggi attraverso una comunicazione scarna di particolari ma inevitabilmente dolorosa per quanto mi veniva annunciato: “E’ deceduto il Notaio”. Ero impegnato in una riunione di lavoro e la lettura di questo messaggino mi ha turbato non poco, infatti il Notaio di cui si parlava, nel messaggio ricevuto, non poteva che essere Francesco Saverio D’Orsi, il Notaio per eccellenza nella nostra città. Per parlare di Lui non occorreva aggiungere le sue generalità, bastava dire semplicemente “Il Notaio” e tutti gli addetti ai lavori, del mondo Politico ed imprenditoriale stabiese, sapevano di chi si trattasse. Franco D’Orsi era nato ad agosto del 1923 ed era entrato in politica a metà degli anni 50’, una vita da democristiano, molto vicino al leader stabiese Silvio Gava e successivamente uomo politico di riferimento locale di Antonio Gava, del quale fu un fedele e leale sostenitore. Fu eletto sindaco della città stabiese, per la prima volta, nel 1962 e la sua amministrazione si contraddistinse per la sua grande capacità di interpretare le reali esigenze dei cittadini, in particolare dei meno abbienti. Negli anni 70’ fu eletto consigliere provinciale e rivestì per ben cinque anni il ruolo di capogruppo consiliare della D.C.. La sua esperienza politica continuò successivamente nel partito della Democrazia Cristiana stabiese dove, nel gennaio del 1977, fu eletto segretario cittadino guidando il partito alla storica vittoria del 18 aprile di quell’anno conseguendo un risultato storico, in una roccaforte comunista, con la conquista di ben 17 seggi su 40 in consiglio comunale. Un uomo che intendeva la politica come un servizio da svolgere al servizio dei cittadini e della città che, alle amministrative del 1982, fu fortemente voluto alla guida dell’amministrazione comunale ancora una volta per gestire la difficilissima fase del post-terremoto in città, incarico ricoperto per tutta la consiliatura fino alla sua naturale scadenza. Agli inizi degli anni 90’ chiuse la sua notevole esperienza di amministratore alle Terme Stabiane di allora, ultimo dei presidenti di quell’azienda a godere della soddisfazione di contare milioni di cure erogate di un azienda al massimo del suo splendore. Poi il ritiro dalla sua attività professionale e politica a vivere le gioie di una splendida famiglia lasciata sempre fuori dall’agone politico. Un uomo molto silente, poco amante della pubblicità spicciola, un uomo che non amava apparire, poche chiacchiere e molti fatti, fatti che realizzava nell’esclusivo interesse della città e dei cittadini. Un politico anomalo, massimo rispetto per gli avversari politici anche nei momenti in cui il confronto diventava serrato, duro, mai una parola fuori posto ed una grande dote: la misericordia. Grazie Franco per tutto quanto ci hai donato, per quello che ci hai insegnato attraverso il tuo trasparente comportamento sia sul piano umano che politico, grazie per l’esempio autorevole che hai trasmesso alla nostra generazione. Eri un uomo buono e, nel salutarti affettuosamente, auspico che tu possa godere della Luce del Suo Volto. Ciao Notaio!
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