(Redazionale) – Il lavoro al Sud è sempre stato un atavico problema poiché non ha mai garantito a tutti l’opportunità, quella vera, di poter avere una vita normale.
Sembra un concetto alquanto ovvio ma, in realtà, per poter garantire le opportunità lavorative per tutti basterebbe semplicemente che le scelte politiche siano sempre orientate, in linea di massima, al bene comune.
Oggi, la WHITE ECONOMY risulta decisiva per lo sviluppo del paese,vale quasi 11 % del PIL e da’ lavoro a circa 2,4 milioni di persone.
Confindustria, nel 2018, ha stimato che il comparto costituito dalla sanità Pubblica, Privata ed indotto, costituisce un grande valore economico.
Una guida autorevole, per lo sviluppo occupazionale, è l’industria privata della salute, tant’è che i valori di crescita del settore, rispetto al 2008, sono tutti in crescita, come il 5,8% occupazione ed il 4,9% per il fatturato.
Nello specifico, il comparto ha avuto un incremento del 3.35% tra il 2008 ed il 2015 sui livelli occupazionali.
Questi dati contribuiscono, in maniera determinante, all’efficacia delle cure per i cittadini, oltre che un miglioramento costante della qualità della vita.
La WHITE ECONOMY, grazie al modello di sanità pubblica adottato, ossia integrazione virtuosa tra componente pubblica e privata, costituisce un eccellenza italiana.
AIOP, ASSOBIOMEDICA, FARMINDUSTRIA, FEDERCHIMICA, FEDERTERME, sono le associazioni confederali di categoria che rappresentano la filiera su tutto il territorio nazionale, peccato che la nostra città non abbia potuto incrementare i dati espressi, in quanto le scelte improvvide di una certa parte politica prima, e successivamente di una struttura Commissariale molto lontana da queste logiche, hanno portato il comparto termale, benessere, e quello riabilitativo allo zero assoluto.
Oggi, vi è la concreta opportunità di fare in modo che la Città possa riavere indietro quanto sottratto, non solo in termini d’immagine ma anche in termini occupazionali e di offerta del servizio anche nei confronti dei meno abbienti.
Il Termalismo non è morto in questa Città, è solo in rianimazione da troppo tempo, non può essere sdoganato come lo è stato in campagna elettorale, etichettandolo “vogliamo un termalismo in chiave moderna” perchè non ha senso,se non partiamo da quello per cui la nostra Città è divenuta famosa nei secoli,ossia il pieno utilizzo e sfruttamento del patrimonio sorgentizio in tutte le sue accezioni.
Su questo punto è opportuno precisare che oggi, così come ieri, il termalismo cittadino ha avuto due aziende speculari, la Sint prima e poi le Terme di Stabia.
Non vi è dubbio alcuno che il termalismo sia nel DNA di queste due società giacché, se per Terme (figlio unigenito di Sint) si è fatta una scellerata scelta politica, su Sint (genitore e tutore di Terme) non si può commettere l’errore di distruggere in maniera definitiva ciò che la natura ci ha generosamente donato.
Sint è, nella forma e nella sostanza, una Società partecipata al 100% del Comune di Castellammare di Stabia, avente un doppio oggetto sociale valorizzazione di complessi patrimoniali ed immobiliari a scopo termale, nonché il diretto sfruttamento delle acque termali e minerali.
Questo punto diventa indispensabile per far comprendere, a chiunque, che il termalismo può e deve riprendere a Stabia, e preso atto che non ha mai smesso di esistere, anche se tanti hanno provato a farlo, a questo punto bisogna però che tutti coloro i quali ne hanno decretato, ingiustamente, fallimenti a ripetizione su Terme siano sistemati a debita distanza dal termalismo nei secoli a venire.
E’ necessario successivamente, partendo dai dati confortanti del settore di cui Federterme è un autorevole portavoce, intraprendere azioni precise e mirate a trovare soluzioni condivise da parte di tutti gli attori che, su questa problematica, sono oggi chiamati a decidere responsabilmente del futuro di una comunità, atteso che possiamo ripartire solo se tutti remano nella stessa direzione al fine di restituire ciò che è stato sottratto con violenza alla Città.
Castellammare di Stabia, ed i suoi figli, non possono continuare a vedere passivamente il tramonto in Città, tutti hanno bisogno di vedere spuntare una nuova e duratura alba.
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