(Red) – Lo spirito della manifestazione di ieri sera, organizzata dalla Confcommercio Campania, programmata e messa in campo per protestare contro l’assenza di misure, non ancora contemplate da parte del governo “Giallorosso”, a favore delle categorie commerciali. Infatti, l’obiettivo primario degli organizzatori, nonché dei partecipanti, era proprio quello di chiedere al “Governo Conte” di introdurle a sostegno di attività commerciali che, a quanto pare, avrebbero registrato in questo maledetto periodo percentuali di fatturato che si aggirerebbero intorno al -60% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E sin qui nulla osta, anche se secondo Ciro Fiola, Presidente della Camera Commercio di Napoli, “la piazza non è la casa dei commercianti”. E fu così che ieri, manifestazione fu. Con la partecipazione di un nutrito gruppo di commercianti stabiesi, la presenza di alcune figure che indossavano lenzuola da fantasmini che avrebbero dovuto rappresentare gli invisibili, la manifestazione ha avuto luogo in Piazza Giovanni XXIII dove, a seguito dell’invito che gli organizzatori avevano rivolto al Sindaco, ha partecipato anche il primo cittadino che, al fine di portare la solidarietà dell’amministrazione e dell’intera città, ha anche preso la parola. Nel corso del suo breve intervento, Gaetano Cimmino, ha sottolineato che, alla luce del contenuto emerso nella “lunga serie televisiva della telenovela” dei DPCM governativi (forse in piazza era uno dei pochissimi ad averne contezza e conoscenza), e constatata la pericolosa crescita esponenziale dei positivi contagiati in città, appena sfondato il muro degli 800 contagiati, avrebbe valutato l’opportunità di chiedere l’applicazione della “Zona Rossa” avendo, e di gran lunga pure, superato in termini percentuali la soglia che prevede l’applicazione della misura più restrittiva. E’ stato a questo punto che, nell’alveo di una piazza costituita da non solo commercianti, si è alzato un malumore sempre più crescente. Proviamo a chiederci come si sarebbero comportati se il Sindaco, invece di parlare il linguaggio del si si – no no, avesse provato a promettergli che, girando di notte per tutto il comprensorio, avrebbe portato davanti ai loro negozi “Pullman pieni e zeppi di clienti”. Diciamo un pullman in ogni negozio della città per 5 giorni a settimana, visto che il sabato è dedicato alla spesa ed i negozi stabiesi la domenica osservano una rigorosa chiusura. Evidentemente, è poco chiaro per alcuni questo concetto, le misure previste a sostegno del commercio sono contemplate in relazione a quanto dichiarato al fisco, nello stesso periodo dello scorso anno, ed il ristoro a questo punto potrebbe essere anche soddisfacente, mentre il vero problema si potrebbe invece porre per coloro che abbiano omesso di dichiarare al fisco il reale fatturato realizzato al fine di sfuggire alle attente maglie dei controlli dell’Agenzia delle Entrate. Una piazza gestita male, ancora peggio se si pensa che qualcuno abbia chiesto ai commercianti di “rimboccarsi le mani”, perdendo di vista che l’unica cosa seria da fare, in questo delicato momento, è combattere gli effetti di questa pandemia rimboccandosi, al massimo, le maniche per far fronte ai disastrosi effetti che produrranno, sicuramente, nefasti e pericolose ripercussioni sul già lacerato tessuto sociale stabiese.
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