(Red) – Una lettera della Santarpia che, in un clima di smobilitazione, annulla un incontro con le OO.SS. programmato due giorni prima del suo svolgimento, preannunciando di essere venuta a conoscenza per le vie brevi ed attraverso articoli di stampa (modalità quantomeno stravagante nella P.A.) del rientro al San Leonardo del Direttore Sanitario  titolare dott. Muto. L’assenza per malattia della Santarpia, Direttore Sanitario f.f. e sostituta di Muto, che costringe Sosto a nominare un Direttore temporaneo a scavalco, in quanto titolare dei presidi di Sorrento e Vico, e quindi impossibilitato a garantire una presenza costante e continua, rende l’idea  del modo in cui è gestita la Sanità pubblica nella città di Castellammare e del suo vasto e popoloso comprensorio. In questo clima disincantato, che rappresenta l’organizzazione sul territorio funestato da contagi in costante e preoccupante aumento, questo management sanitario dell’Asl Na3Sud trova anche il tempo di predisporre operazioni di “comando del personale” mirante a soddisfare le clientele politiche e, nel caso di specie, di indugiare sull’annunciato ritorno di un Direttore Sanitario, vincitore di concorso, promosso ed allontanato dal suo incarico per sostituirlo con una sostituta a sua volta, demotivata ed attualmente in regime di malattia, sostituita da un sostituto titolare di incarico in due presidi sanitari della penisola sorrentina. A questo basti aggiungere che, secondo una soffiata pervenuta alla nostra redazione, il dott. Muto avrebbe avuto modo di lamentarsi  con alcuni colleghi del proprio allontanamento dal San Leonardo in quanto: “Avendo avviato un processo di responsabilizzazione di tutto il personale, deputato all’assistenza diretta, ed imponendo l’uso di certificazioni giornaliere e settimanali che attestassero l’avvenuta sanificazione dei percorsi e dei locali come da protocolli operativi, avrebbe urtato la suscettibilità dei coordinatori agli addetti alle pulizie che, anche in questo caso, avrebbero chiesto l’appoggio ed il sostegno, ottenendolo, di un sindacato forte e rappresentativo, radicato politicamente anche sul territorio attraverso un partito politico presente in consiglio comunale a Castellammare al fine di allontanarlo dalla sede. Ecco perché il direttore Muto – avrebbe sbottato dando sfogo alla sua rabbia il Direttore Sanitario al momento ancora in esilio alla Regione Campania – non è funzionale al San Leonardo. Spero solo che al mio prossimo rientro ci siano le ISTITUZIONI a supportarmi”. Insomma un grido d’allarme che assume la connotazione di un disperato appello che, a nostro avviso, le autorità preposte dovrebbero raccogliere al fine di garantire al professionista di svolgere la propria funzione nell’interesse supremo ed a tutela della salute di tutti i cittadini stabiesi e di quelli del complesso ed articolato comprensorio.

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