(Red) – Nicoletta Masetta, nota giornalista italiana, in un suo articolo pubblicato il 22 Maggio 2015 scriveva: “Intorno alla tavola si mangia, si dialoga, si mettono insieme esperienze e differenze. Ogni atto legato al cibo, anche il più semplice e quotidiano, esprime una cultura. E dentro ci passano gusti e sapori, ma anche storie e saperi. Elementare e universale. Semplice e complesso. Contemporaneo e tradizionale. Unico e sacro. Dentro al cibo, e attorno alla tavola, ci sta il mondo. Con tutto il suo caleidoscopio di colori, sfaccettature, narrazioni. A qualsiasi latitudine accada. In qualsiasi posto ci si trovi. In qualsiasi epoca si sia vissuti. A qualsiasi tavola si sia seduti: da quella del refettorio di un antico monastero sino a quella di un pranzo regale; dall’umile desco di una famiglia contadina fino al cibo sigillato delle mense aziendali e scolastiche. Ogni gesto, anche il più povero e quotidiano, porta con sé una storia ed esprime una cultura”.
Un canovaccio importante, con il quale abbiamo scelto di aprire le nostre riflessioni, che innanzitutto, e ci teniamo ad evidenziarlo, condividiamo in toto sia per la scioltezza del linguaggio nella sua narrazione che per il contenuto di alto profilo attraverso il quale ci ha coinvolti anche emotivamente nel corso della lettura dell’intero articolo. Il particolare che ha determinato lo stimolo di frugare tra i “cassetti della memoria” lo ha innescato una notizia che, di questi tempi in particolare, ci è parsa tanto singolare quanto gradevole. La notizia è quella che un Sindaco del territorio ha ritenuto di invitare l’intero Consiglio Comunale (maggioranza e opposizioni) ad un momento di “confronto conviviale”, evento da celebrare a proprie spese naturalmente, il tutto, secondo quanto si racconta, organizzato dall’ex Presidente del Consiglio di un Comune sciolto per presunte infiltrazioni camorristiche presso una nota Masseria, con la benedizione “dell’Arcangelo Gabriele” e proprio in casa di un altro potente Santo del comprensorio. Tanto, ovviamente, mentre noi lo raccontiamo. Una storia che, se non fosse per l’accertata fondatezza della notizia, potrebbe essere stata narrata dal nostro incommensurabile quanto meraviglioso autore che ha, attraverso il libro Cuore, allietato l’infanzia di chi come noi oggi naviga per gli “anta” con la testa imbiancata. Edmondo De Amicis avrebbe indubbiamente esaltato il significato di questo invito in maniera compiuta ma, considerata la modalità di “fare politica oggi”, questo invito potrebbe lasciare spazio a tanti cattivi pensieri che, ormai da tempo, trovano spazio nella testa dei cittadini i quali sembrerebbero convinti che non esista più una vera differenza tra chi, per scelta dell’elettorato, governa e chi è destinato giocoforza a svolgere compiutamente il ruolo di opposizione. Una domanda nasce spontanea a questo punto: “Cari lettori, secondo voi è stata un’ottima iniziativa, quella intrapresa da questo Sindaco, di invitare tutti i Consiglieri Comunali intorno ad un tavolo?” Ai posteri l’ardua sentenza!
Castellammare lì 12 dicembre 2024
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