(Red) – E dopo aver esaurito il lungo e faticosissimo “Tour dei media”, passando dalle testate giornalistiche della carta stampata a quelle del Web, il fantomatico segretario della DC stabiese approda, stentatamente, sulla pagina di un semplice blog, pur di avere la possibilità di apparire, nell’inutile tentativo di veicolare l’orrenda produzione di pseudo-documenti politici che, nel frattempo, dovrebbero garantirgli di poter se non altro manifestare la sua presenza al fine di lanciare confusi messaggi intrisi di cultura iberica e dal linguaggio para-spagnoleggiante. Insomma, un “grafomane” dalle espressioni di dubbio gusto che continua incessantemente a far riferimento alle proprie “presunte” apparizioni sui media dove, a dire il vero, non abbiamo mai avuto il piacere di riscontrare la minima traccia di uno straccio di proposta politica che riguardasse lo sviluppo della città e la eventuale conseguente positiva ricaduta sulla comunità e sui cittadini stabiesi mentre, al contrario, solo abbondanti ed “incomprensibili” dichiarazioni elaborate in modo molto confuso dalle quali traspare un solo ed unico obiettivo rappresentato dall’esigenza di entrare in prima persona, ossia direttamente, nell’esecutivo di governo della città. Un ossessione compulsiva da tempo nota a tutti, finanche ai gestori di “telefonia mobile” con sede legale alle isole Cayman. E mentre ancora non riusciamo a capire il senso del primo pseudo-documento, questo è un problema molto diffuso tra chi ha avuto la fortuna di leggerlo, ancora più confusionario e farraginoso risulta essere il contenuto di una presunta ed ambiziosa “replica” introdotta nel circuito mediatico attraverso un piccolo blog di comodo. Proviamo a capire quello che è accaduto. Nella giornata di lunedì u.s. si è celebrato il consiglio comunale stabiese, e due noti giornalisti locali hanno pubblicato un articolo, rispettivamente sul quotidiano locale e su di una testata giornalistica online, laddove hanno provato ad immaginare un complicato scenario volto a creare difficoltà al Sindaco Cimmino e che, a loro avviso, prevedeva l’abbandono dell’aula di alcuni consiglieri comunali della maggioranza proprio al momento della votazione sul consuntivo 2019. Se questa azione di sabotaggio politico avesse trovato riscontro, attraverso la partecipazione compatta di tutti i quattro consiglieri citati nei due articoli, è chiaro che avrebbero creato non pochi problemi al Sindaco ed all’intera maggioranza in relazione all’importanza del punto incardinato al numero 1 dell’ordinatorio. Sempre secondo quanto immaginato da queste autorevoli e perspicaci firme, il Sindaco avrebbe dovuto a quel punto organizzare la fuga dall’aula al fine di poter sfuggire ad un presunto agguato politico realizzato per costringerlo, evidentemente, a dover affrontare una grave crisi politica dalle conseguenze inimmaginabili. Dall’aula consiliare, invece, è uscita una sola consigliera, mentre gli altri consiglieri “indiziati” sono rimasti in aula, e tanto è stato riportato dagli estensori dei pezzi attraverso una serie di motivazioni che hanno voluto immaginare tenendo conto di quanto confermato dalle loro attendibili fonti. Racconti comprensibilmente poco condivisibili ma sicuramente verosimili secondo i loro approfonditi accertamenti. Orbene, si è trattato solo di un probabile scenario riportato in maniera asettica e corretta ed è, a questo punto, che siamo stati costretti a registrare l’entrata in scena dell’onnipresente, nonchè onnisciente, segretario scudocrociato che, con modi simili a quelli di un elefante che mette zampa in una cristalleria, è entrato a gamba tesa nella vicenda attraverso la redazione, ed il successivo invio, di un documento intriso di rancore, contenente offese ed improperi ai danni di un giornalista ed in chiusura, approfittando dell’occasione, ci ha tenuto a rendere pubblico il proprio parere in relazione all’esecutivo di Cimmino che ha testualmente definito: “Una giunta che non è né tecnica né politica”. Nella mattinata di oggi, un nuovo documento (sic) firmato dal “grafomane per antonomasia” che ci ha deliziati ed arricchiti con l’individuazione di nuovi bersagli e di vecchi, stantii, concetti reiterati al limite della paranoia, con la spocchiosa prosopopea di ribadire, ancora una volta, che il gruppo DC locale conta oggi ben due consiglieri comunali negli scranni di palazzo Farnese. Va ripetendo questa tiritera fino alla nausea da troppo tempo ormai, quasi come se fossimo andati alle urne solo da qualche mese e che il voto dei cittadini stabiesi avesse deciso di premiarlo per lo spessore politico-amministrativo derivante dall’incisiva azione politica svolta dalla propria compagine partitica sul territorio stabiese. Ed infine, volendo ridimensionare il “grave giudizio” espresso nel documento di ieri, nel penoso tentativo di aggiustare il tiro per porre rimedio all’ennesima gaffe, ha dichiarato: ”Su tutti i media sono apparsi articoli nei quali si evinceva il mio disappunto non verso le donne e gli uomini nominati, di cui ho stima personale, ma per ciò che non rappresentano, ovvero la volontà del popolo”. Azzzzzzz, questa si che è coerenza e, tutto ciò neanche a 24 ore di distanza, per il resto lasciamo a voi lettori ogni tipo di considerazione sulla scorta di un vecchio adagio, molto famoso nelle nostre zone, che a tal proposito recitava: “ ’A sera sò vasciello e ‘a matin neanch vuzzariell”.
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