(Red) – Per quanto è accaduto nella giornata di Ognissanti, al Pronto Soccorso del San Leonardo di Castellammare di Stabia,  e non ci fossimo ritrovati in una situazione di grave emergenza sanitaria ossia nel pieno di una crisi pandemica così pericolosa e virulenta, ci sarebbe stata la possibilità di sbellicarsi dalle risate proprio in conseguenza della inopportuna sceneggiata messa in campo dal segretario del PD, Peppe Giordano, che in compagnia del presidente Roberto Elefante, e di altri due soli componenti del numeroso consiglio direttivo stabiese, hanno ostentato un sit-in di protesta a seguito del sold-out del Pronto Soccorso del nosocomio stabiese. Agli attenti osservatori di questa vicenda è saltato, immediatamente, agli occhi qualche piccola discrasia che è emersa nel corso della gestione di questa improvvida iniziativa. Infatti, più di qualcuno ha sottolineato l’isolamento, di questi 4 melanconici compagni piddini, rispetto a quella che poteva essere un’azione politica da mettere in campo attraverso il coinvolgimento delle altre forze di opposizione in città, tanto anche alla luce dell’ultima chiamata alle armi che aveva visto la convocazione, e la relativa istituzione, di un tavolo comune delle opposizioni proprio sulla sede di Corso Vittorio Emanuele al fine di “sferrare la famosa spallata” al Sindaco Cimmino. Un isolamento, con la relativa presa di distanze delle altre forze politiche del cartello Deluchiano e non, nel quale i magnifici, coraggiosi ed indefessi 4 piddini si sono ritrovati “soli, sedotti ed abbandonati” anche rispetto ai circa 30 componenti del Direttivo del partito stabiese. In pratica, la scelta di Giordano di scendere in piazza si è proprio rivelata, così come la “Corazzata Potëmkin” di Fantozziana memoria, una cagata veramente pazzesca. E dopo il fallimento dell’operazione spallata, a questo punto, rischia di diventare addirittura ridicola, ed anche fuori luogo, l’idea dell’inesperto neo-segretario del PD stabiese di partire con il “Bastimento” elettorale che, capitanato dall’intraprendente presidente Elefante quale candidato sindaco in pectore per le prossime comunali del 2023, nel corso di una imprudente navigazione a vista, in presenza di una notevole coltre di nebbia e con il mare in burrasca, potrebbe rischiare una pericolosa collisione proprio sulla scogliera a difesa dell’arenile con il risultato di dover, in un prossimo futuro, appiattirsi sulla corradiana decisione di cedere alle civiche anche il prossimo candidato sindaco per elezioni comunali che, a nostro avviso, restano ancora troppo, ma troppo troppo, lontane. La vita è lunga, e se lo diceva Eugenio che era alto 1,50 mt c’è veramente da credergli, parola!  

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