Parte prima (Red) – Francesco Iovino, ex-capogruppo consiliare del PD nel Consiglio Comunale sciolto dal Prefetto per presunte infiltrazioni camorristiche, taglia corto nella conferenza stampa convocata questa mattina sulla sede della Fials, e come aveva promesso ha voluto dire la sua sulla vicenda che lo ha visto, suo malgrato, protagonista negativo sui media nella settimana appena trascorsa. “Non conoscevo personalmente Bellarosa, tanto è vero che quando ho letto la notizia sulla stampa non ho mai pensato di poter essere io il protagonista di quella storia. Stiamo parlando di un fatto risalente a ben otto anni orsono, e sebbene avessi rimosso dalla mia memoria quel ricordo, venuto a conoscenza del fatto ho dovuto fare un grande sforzo per ricostruire la dinamica di questo incontro che avvenne in maniera del tutto occasionale in quanto, avendo una conoscenza di strada con il figlio, l’incontro avvenne al centro della città. Quindi, non conoscendo il Bellarosa, né tantomeno il suo spessore criminale, nel corso del dialogo ho sempre cercato comunque di allontanare qualsiasi promessa o futura interlocuzione, tanto è vero che nessun altro rapporto è intercorso tra noi. Ho sbagliato in virtù dell’inesperienza, perché quando ho capito gli interessi del personaggio avrei comunque dovuto denunciare. Tengo a ribadire che la mia azione politica è sempre stata contro la camorra e contro il malaffare! Se mi consentite, io voglio essere giudicato per quello che ho fatto e non per quel che non ho commesso!”
Poi il discorso è scivolato sul rapporto con i Dem locali. A tal proposito, l’ex capogruppo piddino ha sottolineato: “Ho deciso di autosospendermi dal PD per il profondo rispetto che ho sempre avuto nei confronti del mio partito, ma allo stesso tempo sono costretto ad evidenziare che questo partito utilizza pesi e misure diverse a seconda dei personaggi. Voglio ribadire che, sin qui, non risulto né indagato né di essere destinatario di alcun avviso di garanzia, e ritengo di dover sottolineare con convinzione che la camorra è ben lontana dalla mia persona e dai miei principi. A differenza di tanti altri, io nel PD ci sono sempre stato, nel bene e nel male ci ho messo sempre la faccia, pur non condividendo su alcuni temi la linea politica del partito ci sono sempre stato, così come non ho voluto sostenere accordi durante la celebrazione dell’ultimo congresso cittadino dove ho ritenuto di dover rifiutare a partecipare alle spartizioni di tessere e di condividere procedure poco chiare, preso atto che queste pratiche rischiavano di minare la credibilità del partito. Evidentemente qualcuno, che oggi mi giudica molto negativamente, dimentica, forse per gli effetti della memoria corta, tutte le volte che sono stato compulsato al fine di chiedermi di sostenerlo”. Un passaggio molto delicato, quest’ultimo, che mette a nudo in maniera chiara le esigenze della segreteria politica Dem in riferimento al Puc, tanto è vero che Iovino sottolinea: “Così come….., così come…. Ad esempio le osservazioni presentate dal PD al Puc”. Forse il riferimento va alla missiva del PD indirizzata all’urbanistica e al Sindaco Cimmino, sottoscritta dal segretario Giordano, del 26 febbraio 2021? Questo a noi non è dato saperlo, ma approfondiremo questo passaggio nel tentativo di fare chiarezza sulla vicenda, considerato che, a precisa domanda su questo passaggio, l’ex-capogruppo consiliare ha risposto: “Io in quel periodo ero impegnato nella lotta al covid, sapete benissimo che lavoro al P.S. del san Leonardo e che di quella vicenda non ne so perfettamente niente, né tantomeno mi risulta che ci sia stato un confronto su questo argomento all’interno del Partito Democratico stabiese”. Una libera iniziativa della segreteria cittadina PD? Anomala è sembrata la procedura adottata dalla locale sezione dei Dem. Infatti, preso atto che al netto della legittimità della libera interlocuzione politica, resta oscura e al momento senza risposta la ragione per la quale un partito, pur potendo contare sulla rappresentanza istituzionale di un gruppo consiliare, decida di interloquire direttamente con l’Urbanistica e con il Sindaco, senza avere peraltro condiviso con nessuno, secondo Iovino, questo particolare documento tecnico-politico sull’allora redigendo Piano Urbanistico Comunale!
Questa la prima parte della conferenza stampa, domani pubblicheremo il seguito.
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