(Redazionale) – Castellammare di Stabia, una ridente città ubicata proprio al centro del meraviglioso golfo di Napoli, appena ieri, ed attraverso un ottimo servizio dei giornalisti di Rai 3, ha visto celebrare la propria storia e le proprie bellezze attraverso un brillante video durato circa sette minuti e trasmesso nel corso del notiziario regionale che, a parte qualche leggera inesattezza di carattere storico, ha determinato reazioni diverse e, in particolare da una certa parte politica, rancorosi mugugni e lamentele che voler a definire “rosicatorie” rappresenta un eufemismo. E’ capitato raramente, almeno nel corso della nostra vita, poter guardare in tivù un servizio che parlasse della nostra città in termini così lusinghieri, che ne descrivesse storia, bellezza e peculiarità in maniera, a dir poco, incantevole, insomma uno spot molto efficace che è riuscito a presentare Castellammare come una vera e propria perla posta al centro del Mediterraneo. Uno spot non commissionato da nessuno, un servizio come tanti che questa equipe giornalistica, con tecnici di alta levatura, da tempo produce sulle bellezze del territorio Campano e che, periodicamente, trasmette attraverso il notiziario regionale della sede Rai della nostra regione. Un lavoro prodotto e trasmesso dal, tante volte vituperato, servizio pubblico, e cosa accade quando il servizio pubblico svolge il proprio ruolo? Semplice, succede che una parte del popolo stabiese, ossia quelli che hanno perso le elezioni nell’ultima tornata elettorale, giù a scagliarsi contro il bravissimo collega giornalista che, a loro avviso, avrebbe omesso di sottolineare un particolare negativo della città piuttosto che celebrarne qualche altro, non tralasciando di evidenziare la “ingombrante” quanto inopportuna, sempre dal loro limitato punto di vista, presenza del nuovo sindaco, Gaetano Cimmino, che avrebbe tratto beneficio politico dalla sua fugace apparizione nel servizio. Reazioni senza capo e senza coda, con l’incapacità politica di valutare positivamente questo servizio che potrebbe diventare veramente uno spot da proporre una volta rimossi i “famigerati vincoli ambientali” con le relative restrizioni di un PUT voluto fortemente da una sinistra cieca, alla luce della vocazione e delle naturali bellezze, e sorda alle esigenze di un territorio che ha voglia di voltare pagina e di diventare una città Turistica, considerate tutte le peculiarità di ineguagliabile valenza che potrebbe mettere a disposizione. Oggi parlano tutti di città turistica, ma come si fa a fare turismo con 1.200 posti letto circa, preso atto che appena 5 anni fa ne avevamo 1.700, molti persi per la chiusura di alcune strutture mentre altri sono stati oggetto di cambio di destinazione d’uso.? Per entrare nel circuito turistico regionale occorre investire in strutture ed infrastrutture Turistico-ricettive, ed è solo su questo terreno che, la nostra città, insieme alla riapertura delle Terme Antiche, rilanciando il Termalismo e Benessere, può creare le condizioni per rilanciarsi ed uscire da una maledetta, ed irreversibile crisi, che queste amministrazioni che hanno governato la città, quasi ininterrottamente dal 1992 al cinque di febbraio scorso, hanno determinato l’impoverimento dei cittadini, la perdita di migliaia di posti di lavoro con una perdita del Pil cittadino che balla su cifre a nove zeri. Fatevene una ragione cari compagni, mentre la politica, quella vera che guarda agli interessi dei cittadini, faccia finalmente la sua parte e metta, finalmente, i veri imprenditori nelle condizioni ideali per poter finalmente investire nella nostra meravigliosa città!  

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