Egr. Direttore,
Anzitutto mi preme ringraziarLa per l’attenzione che il suo giornale ha rivolto verso la notizia della mia collaborazione col Presidente della Commissione Sanità in Regione Raffaele Topo, sviluppata nell’articolo comparso sul numero del giornale del 29 Novembre.
Tale collaborazione, ci tengo a precisare, consiste in un’attività di natura esclusivamente politica ed a titolo assolutamente gratuito, senza l’implicazione di alcun rapporto di natura lavorativa, e certamente non rappresenta un modo per “mettere le mani sul PD stabiese”.
Lo stesso titolo dell’articolo “le mani sul Pd”, che inevitabilmente rievoca, seppur in modo improprio, la celeberrima opera di Francesco Rosi “le mani sulla città”, mi sconforta.
Il partito democratico dovrebbe essere una grande comunità di uomini e donne mossi dai valori del socialismo progressista, del riformismo, della democrazia; troppo grandi e forti perché taluno possa coprirli con le proprie mani, troppo perfetti perché taluno possa dichiararsene autentico interprete senza peccare di abietta superbia.
Ciò nonostante, la lettura data dal cronista, ha letteralmente infuocato le giornate di alcuni onorevoli sedicenti politicanti, preoccupati perché la notizia espressa, avrebbe potuto pregiudicare loro l’ ottenimento di una qualche mancetta elettorale o impedito di millantare, nel corso della prossima campagna elettorale, lo sfruttamento della posizione dell’ On.Topo per beceri fini elettorali.
Ahimè questi fatti non rappresentano la trama di una commedia del grande De Filippo ma la fotografia del degrado umano e intellettuale che viene incarnato da questi ed altri signori che con la loro appartenenza infangano il buon nome della politica e della nostra città in cui purtroppo la praticano .
Esistono due categorie di politici in città, una prima fatta di gente che si candida per campare anziché trovarsi un dignitoso posto di lavoro, maestri dell’ inganno e della diffamazione, cultori dell’ invidia e della vigliaccheria, professionisti che pensano unicamente a migliorare la propria condizione patrimoniale abusando del proprio ruolo, bande che si contendono la conquista del niente incapaci di discutere e fare proposte risolutive sui problemi che quotidianamente viviamo.
Una seconda composta da persone capaci e perbene, che non fanno politica per migliorarsi, bensì per migliorare la città in cui vivono con impegno, dedizione e competenza, facendolo anche nella vita di tutti i giorni, con silenzioso altruismo, indipendentemente dall’impegno pubblico.
Solo i cittadini, con la forza del voto, possono scegliere da quale di queste due categorie farsi rappresentare.
Per quanto mi riguarda, non posso proseguire alcun percorso politico che veda coinvolti uomini del tipo che ho appena descritto, agguerriti portatori di interessi particolari, troppo oscuri ed incompatibili con il mio modo di vivere la politica, dai quali intendo stare a debita distanza.
Per questo motivo, ringrazio ancora una volta e stavolta pubblicamente l’amico Lello per la fiducia accordatami, ma rinuncio a collaborare da qui in avanti con la sua segreteria, evitando così che questi signori possano ancora trascorrere le proprie giornate chiedendogli invano di smentire l’ articolo comparso su Metropolis nella giornata di domenica.
Ciò nonostante, continuerò a sostenerlo nella sua azione politica, essendo immutato quel legame che tanto ha infastidito questi piccoli uomini, in quanto rappresenta, insieme a Bruna Fiola, un mio saldo punto di riferimento.
Allo stesso tempo, sono convinto che sia doveroso ora più che mai mettere i cittadini stabiesi nelle condizioni di sapere realmente chi ha qualcosa da offrire al nostro Comune in termini di abnegazione, onestà e capacità amministrativa, e chi invece si impegna in politica per procurarsi il pane quotidiano ponendo inevitabilmente gli interessi della collettività in secondo piano.
Solo eliminando dallo scenario politico tali soggetti sarà possibile governare in maniera seria, sana e proficua questa città, con la stabilità politica che serve a portare a termine il mandato elettorale e l’entusiasmo di chi lo fa per passione ed in maniera disinteressata.
E’ questa la direzione in cui sto lavorando, mettendo in campo ogni iniziativa utile a ricomporre i cocci del Pd stabiese e lavorando alla costruzione di una proposta politica all’ altezza della situazione, seguendo tre direttrici ben precise : onestà, competenza e serietà.
Castellammare di Stabia, 2 Dicembre 2015
Michele Migliardi
Direzione provinciale PD
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