(Red) – Si è conclusa la terza domenica “Green”, quella serie di domeniche senza auto al centro che sono state istituite nella Città delle Acque, e per la terza domenica di fila le serrande dei negozi sono purtroppo rimaste ancora chiuse. Abbiamo deciso, nel corso della serata, di valutare le ripercussioni sulla viabilità del “Lodo Scafarto” e ci siamo diretti al centro, partendo dalla periferia nord-est al centro della città. Questa volta siamo partiti dal San Marco in direzione di Viale Europa e, alle ore 18,34 dalla piazzetta antistante al Romeo Menti, siamo arrivati all’altezza di Villa Stabia dopo circa ben 3,5 minuti dove abbiamo potuto parcheggiare agevolmente la nostra auto, constatata la larga disponibilità di posti, proprio in prossimità di via Mascia. Un percorso continuato a piedi molto comodo, attraverso via Mascia e Via Pietro Carrese, ci ha portato a raggiungere Piazza Spartaco dove, come le altre domeniche ante-PumZtl, risultava libera da auto in sosta vietata e doppia fila, è stato rilevato un traffico intenso ma scorrevole. Imboccando, sempre a piedi, via Roma abbiamo scoperto che sono stati istallati i display indicanti i posti disponibili per la sosta e, verificando l’informazione, abbiamo avuto modo di constatare che il numero di stalli indicati disponibili erano di qualche stallo inferiore a quelli effettivamente riscontrati. Il nostro percorso è continuato poi imboccando via Alvino e subito, svoltando per il Corso Vittorio Emanuele abbiamo potuto appurare, con appena tre Bar e quattro esercizi commerciali aperti, che risultavano liberi ben 47 stalli per poter parcheggiare, posti a SUFFUNNE avrebbe esclamato un nostro simpatico amico. Infine ci siamo portati al parcheggio delle Ferrovie dello Stato dove, ma guarda un poco, nemmeno il 50% degli stalli complessivi risultavano occupati. Di quanto in epigrafe abbiamo prodotto inconfutabili prove documentali, attraverso le foto postate a margine di questo servizio, al fine di contribuire a fare chiarezza sulla necessità di fare una corretta informazione sulla vicenda, ma anche perché sarebbe appena il caso di capire le reali ragioni che impediscono di fatto la mancata collaborazione della categoria dei commercianti che, manco a dirlo, dovrebbe essere quella che di fatto potrebbe beneficiare di questo provvedimento, proprio come accade in tutti i posti del Belpaese. Una netta avversione, invece, ci tocca riscontrare, una repulsione che non trova alcuna spiegazione ma, a questo punto, un dubbio nasce spontaneo: “E se invece di varare questa “stramaledetta Ztl nel mese di ottobre l’Amministrazione Cimmino avesse varato questo provvedimento nel mese di dicembre, come si sarebbero atteggiati i commercianti stabiesi? E considerato che esiste questa profonda avversione per un atto che, negli anni scorsi, è stato da questi ultimi sempre invocato in particolari periodi ed in special modo per quelli a cavallo tra l’Immacolata e l’Epifania, non sarebbe il caso di valutare l’opportunità di applicare il provvedimento anche nelle giornate che precedono la domenica, tanto per iniziare anticipando la Ztl nella giornata del sabato? Eppure, a quanto appare, durante l’ennesimo confronto tenutosi circa dieci giorni orsono sembra siano state recepite alcune delle osservazioni promosse dall’Ascom, e la riprova di tutto ciò è stata proprio la realizzazione di molte delle soluzioni condivise per risolvere le criticità emerse nel corso di quel proficuo confronto. Questa è una città che ha bisogno di essere governata nel cambiamento, è chiaro che stiamo parlando di una città che attraverso l’istituzione di regole ben precise, che dovranno essere rispettate, dovrà assumere tanto per iniziare la connotazione naturale di “Città del tramonto” capace di offrire a turisti e visitatori opportunità diverse e validi percorsi con itinerari naturali, culturali e turistici, con servizi che possano soddisfare le esigenze di chi vorrà godere delle bellezze di una città ambiziosa di riprendersi di quanto, nel corso di questo ultimo trentennio, gli è stato ingiustamente scippato. Perché non provarci? Ah, saperlo!!!
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