(Red) – Un servizio realizzato da Rai3 regione che, come al solito, questa volta mette in risalto la carenza del sistema di video-controllo del territorio in maniera incisiva e precisa, e come sempre invita a parlare ai propri microfoni sempre gli stessi personaggi che, utilizzando un pubblico servizio colgono l’occasione per salire sulla classica “mezzabotte” per pontificare e prendere la quotidiana fetta di visibilità. Veniamo ai fatti. Nel mese di dicembre del 2021, in un giorno a ridosso della festività del Natale, le opposizioni stabiesi produssero una interrogazione a risposta scritta, indirizzata al Sindaco, all’assessore al ramo ed al dirigente, al fine di conoscere il reale stato di efficienza dell’impianto di videosorveglianza per garantire la sicurezza e la tutela dei cittadini e degli imprenditori stabiesi. Nel mese di Febbraio 2022, e precisamente il giorno 3, dopo ben 45 giorni circa rispose il Dirigente Vecchione che, attraverso la sua missiva, informava l’Amministrazione e gli interroganti che su 86 telecamere di contesto istallate solo 18 erano quelle funzionanti mentre per le telecamere fisse ad alta risoluzione risultavano funzionanti solo 5 su 40. Per quanto concerne, invece, le colonnine SoS solo 1 su 9 istallate. Questa comunicazione, arrivata il giorno 3 febbraio all’ufficio di Presidenza, fu inoltrata agli interroganti il giorno 4 febbraio 2022. Ricapitolando, su ben 135 occhi elettronici istallati sul territorio, in data 4 febbraio tutti gli organi interessati, compresi i consiglieri comunali promotori dell’interrogazione, venivano a conoscenza di un dato molto preoccupante, le telecamere funzionanti risultavano essere solo 24. Premesso che l’Amministrazione si attivò celermente al fine di disporre, attraverso gli uffici preposti, la riattivazione delle telecamere in “avaria”, sarebbe anche utile quanto corretto ricordare, ai fini di una più ampia e attendibile informazione, che dopo appena 20 giorni arrivò la decisione del governo di sciogliere il consiglio comunale per presunte infiltrazioni camorristiche. E visto che dall’insediamento della Commissione Prefettizia sono passati poco più di tre mesi, considerando che gli uffici avevano già ricevuto sufficienti indicazioni ed istruzioni in materia, probabilmente questa passerella organizzata su Rai 3 regionale, e pagata con i soldi dei contribuenti stabiesi, vuole assumere la connotazione di una “pesante e feroce critica” diretta ai danni del dirigente del settore e dei Commissari che oggi, e da appena 100 giorni, sono alla guida della città? Per ottenere i risultati, a tutela dei cittadini e dell’imprenditoria stabiese, occorre essere propositivi, tanto il consenso non si riscuoterà sicuramente in tempi brevi, visto che alle urne gli stabiesi, per eleggere il nuovo consiglio comunale, andranno solo nella primavera del 2024, sempre che tutto vada per il verso giusto! O no?
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