(Red) – Le opposizioni attaccano sulla vicenda Sapna, l’Amministrazione Cimmino risponde per le rime. Questa volta è il turno della silente, ma efficientissima, Stefania Amato che nella qualità di titolare dell’Assessorato al bilancio, evidentemente stanca delle fake news messe in giro da opposizioni inadeguate ed impalpabili, ha deciso di controbattere ad un comunicato aggressivo ed inattendibile afferente proprio la questione della Sapna con chiaro riferimento agli oneri che il nostro ente ha dovuto provvedere a saldare. A tal proposito ha diramato, appena qualche ora fa, il seguente comunicato: “Un bel ripasso delle regole ed un corso accelerato di storia. Lo consiglio a chi in queste ore racconta frottole alla città. Vogliono farci credere che la percentuale della differenziata sia la causa di un salasso. Ma forse non ricordano, o fingono di non ricordare, che la tariffa della Sapna (Sistema Ambiente Provincia di Napoli), che esprime i costi di conferimento dei rifiuti, negli ultimi due anni è aumentata a dismisura su precisa indicazione della Città Metropolitana di Napoli per tutti i Comuni della Provincia”. Così Stefania Amato, assessore al Bilancio del Comune di Castellammare di Stabia.
“Basta attingere ai registri ufficiali per verificare che i costi di conferimento sono cresciuti da 129 euro a tonnellata del 2017 fino a 150 euro a tonnellata del 2018, per poi salire a 170 euro a tonnellata nel 2019. – prosegue l’assessore Amato – Ebbene, tanto basta a comprendere che la percentuale della differenziata, in questi calcoli, non c’entra praticamente nulla. Certo, tutto ciò non esclude che il servizio di raccolta può migliorare. E che si può e si deve differenziare sempre meglio. Ma questo non ha intaccato minimamente le tasche dei cittadini. Anzi, nonostante gli aumenti imposti dalla Provincia, per due anni consecutivi siamo riusciti a mantenere inalterata la Tari, la tassa sui rifiuti che, è bene ricordarlo, tiene conto dell’intera spesa relativa alla gestione del ciclo dei rifiuti dell’ente comunale.
In pratica, – sottolinea l’assessore Amato – mentre la Sapna aumentava a dismisura le tariffe in questi due anni, la Tari non è aumentata. Ci siamo riusciti grazie ad un’attività virtuosa di controllo e verifica delle metrature su tutto il territorio comunale, che ci ha consentito di recuperare quasi 3 milioni e mezzo, molti dei quali dovuti a dichiarazioni false. Una lotta all’evasione, che ci ha permesso di smascherare numerosi trasgressori e di recuperare le somme necessarie per evitare un salasso ai cittadini.
Strano che tutto ciò sia sfuggito all’occhio attento di chi, in qualità di ex amministratore o persino di ex assessore al ramo, dovrebbe conoscere bene le regole. E conoscere anche la storia. Già, perché chi millanta di aver abbassato le tariffe, forse ricorderà anche quegli errori di calcolo nel previsionale 2016 che tuttora stiamo scontato sulle pertinenze, sui box, sui suppletivi degli anni 2016, 2017 e 2018, cifre che siamo stati costretti a mettere a bilancio per rimediare ai loro sbagli e che, nonostante tutto, non abbiamo fatto gravare sulle tasche dei cittadini. E forse ricorderà anche che le imposte comunali, che loro hanno tenuto bloccate con aliquote altissime per via del dissesto, oggi sono state abbassate per la prima volta dopo oltre un decennio.
E allora è proprio così, – conclude l’assessore Amato – una ripetizione di storia non fa mai male. Serve a raccontare meno frottole e a rispettare i cittadini. Voi già avete avuto la vostra opportunità col centrodestra e col centrosinistra. E avete fallito. Ora lasciateci lavorare in pace e amministrare al meglio la nostra città, come merita”.
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