(Red) – Appena ieri, il più consistente gruppo politico presente in Consiglio Comunale a Castellammare, la lista Cimmino Sindaco è uscito con un documento politico, molto critico, rispetto al servizio organizzato dalla Direzione della Circumvesuviana. Una valutazione politica che, rispetto alle esigenze di un territorio da sempre martoriato sotto l’aspetto del servizio di trasporto pubblico, provava a mettere in risalto, proprio per l’assoluta assenza di un serio e costruttivo confronto istituzionale con l’amministrazione comunale, la sottovalutazione delle ricchezze naturali e culturali di una città sacrificata da sempre alle esigenze delle potenti lobby turistiche nazionali ed internazionali. Una critica sana e legittima, espressa da un nutrito numero di consiglieri, che ha trovato l’immediata e scomposta reazione di uno dei sostenitori più accaniti del Governatore regionale, in pratica di uno tra prediletti dell’uomo che sempre impettito, e “Tutte chiacchiere e distintivo”, ha ritenuto di dover stabilire un protocollo particolarmente penalizzante per la città delle acque e per le sue attività terziarie. Generalmente, un uomo che ricopre incarichi Istituzionali, non assume la difesa d’ufficio di colui che, secondo gli schemi ormai ricorrenti nella sinistra italiana, lo avrebbe scelto e designato a ricoprire il ruolo di Presidente del Parco regionale dei Monti Lattari. Entrare in polemica diretta, e frontale, con un gruppo politico che opera quotidianamente sul territorio, a contatto diretto con il variegato tessuto sociale stabiese, significa che neanche a livello “percettivo” questo sbarazzino rampollo abbia cognizione delle gravi e pesanti ripercussioni che questo stramaledetto COVID-19 ha realmente comportato per le le attività commerciali e turistico-ricettive stabiesi. Ma del resto cosa avrebbe da insegnare, ad un composito e qualificato gruppo di consiglieri comunali eletti con i voti dei cittadini, un “aspirante politico di professione” che non si è mai candidato ad una competizione elettorale, né tantomeno a quella di amministratore del proprio condominio, puntando decisamente solo sulla possibilità di essere nominato (in perfetto stile G.F. istituito dal P.D.) in qualche Ente e/o amministrazione? Indubitabilmente niente, anche perché alla luce dell’ultima esperienza, maturata “in una sera di inizio autunno”, ha dato prova certa della propria incapacità finanche a governare un evento che, solo per fortuna, non rischiato di determinare gravi e pesanti ripercussioni a carico della collettività stabiese. Sarebbe appena il caso che, prima di aprire bocca e/o trasformarsi in leone da tastiera, il giovane ed ambizioso “puledrino” riuscisse a collegare almeno il cervello. O no? Nel frattempo risulta “non pervenuto” il parere dell’associazione albergatori stabiese che, sempre pronto a rivendicare il rispetto delle proprie esigenze dall’amministrazione locale, non ha profferito parola alcuna al riguardo di questa speciosa e discriminante decisione EAV. Nessuna meraviglia per questa scelta, considerato che per qualche imprenditore del settore, quello Turistico-Ricettivo sul territorio, risulta molto semplice e facile dar luogo a pesanti investimenti, circa 15milioni di euro, nelle zone dell’Amalfitano, riuscendo finanche a disturbarsi se putacaso si riesca, dopo circa mezzo secolo, nella città di Castellammare ad istituire la tassa di soggiorno che, in altre città, arriva ad inserire pacatamente nel pacchetto turistico dei soggiornanti nonostante l’aliquota sia molto più alta, di circa tre volte, rispetto a quella prevista nel bilancio di previsione 2020 del comune stabiese riguardante l’istituendo tributo. Del resto hanno sempre ritenuto che, la nostra Castellammare, non fosse per niente una città turistica, ma evidentemente questo è tutta un altra storia.        

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